Rho di nuovo in Tribunale: assolto
«A scuola la prossima settimana»

Direttamente assolto. Ha deciso così il giudice Ezia Maccora nell’udienza di rettifica che ha portato il professor Stefano Rho nuovamente in tribunale.

Se infatti il procedimento giudiziario, quello che ha dato origine al suo licenziamento, risale al 2006 ed è relativo a quel bisogno fisiologico «galeotto», in ballo c’era anche la condanna penale proprio per non aver dichiarato all’ufficio scolastico provinciale la prima sentenza: un decreto penale di alcune migliaia di euro (circa 4.000) per aver dichiarato il falso, o mendacio.

Assistito dal legale Roberto Simone, di Como, Rho si è presentato in tribunale dove è stato direttamente assolto in udienza preliminare. Ora manca il reintegro a scuola: il Liceo Falcone sta solo aspettando il provvedimento del giudice del lavoro che arriverà in pochi giorni. «Credo sarò in classe la prossima settimana, forse lunedì o martedì» ha dichiarato Rho.

«Il decreto penale di condanna mi è arrivato a maggio del 2015 – spiega Rho –. Con il mio legale ho deciso di fare ricorso invece di pagare la sanzione: in udienza abbiamo chiesto la messa alla prova». Si tratta, nella sostanza, di svolgere lavori socialmente utili invece di scontare la condanna: cosa che, oltre tutto, al termine periodo consente di cancellare la sentenza dai propri precedenti penali. E questa volta per tutti, non solo per il diretto interessato come la precedente. «La condanna è stata quindi convertita in circa 40 ore di lavoro: io le ho svolte, facendo appunto alfabetizzazione e supporto allo studio per ragazzi stranieri tra i 16 e i 18 anni alla comunità don Milani di Sorisole – racconta il docente a margine dell’udienza di lavoro di ieri mattina –. Si è trattato di un’esperienza molto bella e positiva, che mi ha permesso di mantenere una continuità col mio lavoro e di stare vicino a ragazzi più o meno della stessa età. Certo, con situazioni di vita completamente diverse, anche se devo dire che non ho avuto contatto con casi critici».

La condanna l’ha scontata proprio mentre arrivava il licenziamento, svolgendo i lavori indicati nei mesi di novembre, dicembre e febbraio (a gennaio si è assentato per un intervento), e ha terminato in questi giorni. Al giudice Maccora, nella mattinata di giovedì Rho ha presentato l’esito del periodo di lavoro con la relazione della comunità: con la valutazione positiva del giudice la vicenda si è chiusa.

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