Sergio, un «cuore matto»
in cammino per la ricerca

Il geriatra Accardi dopo l’infarto ha percorso 800 km a piedi del Camino Francés: l’esperienza in un libro, il ricavato a Free Wheels e Armr.

Negli ultimi anni, le guide e i racconti di viaggio relativi al Cammino di Santiago di Compostela hanno finito per costituire quasi un settore editoriale a sé. Fra tutte queste pubblicazioni, tuttavia, il volume del geriatra zognese Sergio Accardi «Il mio cammino per la ricerca» (Corponove, pp. 152 con numerose foto a colori) spicca per una particolarità: nel settembre del 2012, durante un allenamento alla corsa, Accardi era stato colpito da un grave infarto seguito da una serie complicanze che «mi hanno tenuto sospeso tra la vita e la morte per più di un mese - egli ricorda -; superata la fase acuta il futuro che mi era stato prospettato era di cambiare la mia vita rinunciando a qualsiasi disciplina sportiva ma anche al lavoro».

Dopo un viaggio in Spagna con la moglie e i figli, invece, Accardi volle percorrere nella primavera del 2016 i circa 800 chilometri del «Camino Francés», che dai Pirenei conduce alla basilica galiziana in cui sono sepolti i resti dell’ apostolo Giacomo il Maggiore: tale decisione era motivata dalla volontà «di cambiare, di guardare avanti in modo diverso senza più voltarmi indietro, era tempo per me di intraprendere un viaggio di ricerca interiore, per riscoprire e ritrovare il me stesso che avevo perso. Cercavo, anzi volevo raggiungere una felicità alla quale non potevo rinunciare perché non volevo in alcun modo arrendermi alla condizione che stavo vivendo dopo la malattia». Postando giorno dopo giorno in Facebook le immagini e i video del suo pellegrinaggio - compiuto insieme a Rita, Amerigo e in alcuni tratti insieme a un terzo amico, Gianni, che gli offriva dei passaggi su un camper nei momenti di maggior difficoltà -, Sergio Accardi intendeva anche promuovere una raccolta fondi a favore di due Onlus, Free Wheels (che mira a rendere accessibili a persone con difficoltà motorie degli itinerari internazionali a piedi o in bicicletta) e l’ Armr, Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare. All’ Armr saranno pure devoluti i proventi del libro, in vendita a 15 euro, che verrà presentato in anteprima venerdì 20 aprile alle 20.30 a Zogno, presso il cinema teatro Trieste, in via XI Febbraio.

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