Sette dei 10 ultrà restano in carcere
Per tre concessi gli arresti domiciliari

Il giudice che doveva decidere sulla scarcerazione dei dieci ultrà arrestati per gli incidenti scaturiti dopo Atalanta-Inter di sabato 16 gennaio ha deciso: sette restano in carcere, mentre per tre è stata concessa la misura dei domiciliari.

Si tratta del 18enne Gianluca Piro, 18 anni, residente a Trescore Balneario, attaccante della Grumellese (serie D), di Francesco Piraino, 25enne di Lodi, studente-lavoratore prossimo alla laurea, e di Davide Boffetti, 26 anni, di Almenno San Salvatore. Tutti gli arresti sono stati comunque convalidati.

I sette restano per il momento in via Gleno ci restano perché due erano stati già colpiti da Daspo, ovvero Lorenzo Taschini, 26enne di Petosino, e Adamo Cortinovis, 28enne di Serina, due perché recidivi, Emanuele Moretti, 35enne di Nembro, e Giulio Bocchi, 22enne di Crema, due perché su di loro pende anche l’accusa di lesioni e resistenza, cioè Mattia Carrara, 26enne di Ranica, e Giacomo Dossi, 24enne di Villongo, e uno perché non ha dato giustificazioni sulla sua presenza in quel contesto, il 23enne tedesco Frederic Gotze. Non è stata inoltre considerata credibile la versione data da Taschini, Cortinovis e Moretti che hanno raccontato di essere alla Fara per vedere da lì la partita.

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