«Stazioni sciistiche, tutto pronto»
Appello per aprire lunedì 18 gennaio

Sembra ormai sfumare definitivamente la data del 7 gennaio per l’apertura delle stazioni sci. Si guarda ora al 18 gennaio come «ultima spiaggia» per poter aprire gli impianti di risalita e salvare almeno un pezzo di stagione.

La nuova data è stata proposta dalla Conferenza Stato-Regioni e inviata subito al Governo dopo la richiesta di correzione al protocollo formulata dal Comitato tecnico scientifico. «Il 30 dicembre abbiamo adeguato le linee guida per aprire in sicurezza come chiesto dal Cts - dice l’assessore regionale allo Sport Martina Cambiaghi - ma il Governo non ci ha ancora dato una risposta. Non volendo perdere tempo e vedendo sfumare la data del 7 gennaio come possibile apertura, abbiamo voluto proporre il 18 gennaio per consentire agli impiantisti di adeguarsi alle nuove linee guida. Ma oltre alla certezza sull’apertura - continua Cambiaghi - chiediamo adeguati ristori per supportare l’economica e tutto l’indotto creato dal settore neve».

«Si apre se in zona gialla»

«Sono state recepite le indicazioni del Comitato tecnico scientifico - spiega Massimo Fossati, presidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef) di Lombardia e amministratore del comprensorio di Valtorta-Piani di Bobbio - e ora il 18 gennaio sembra una data possibile, anche se io avrei preferito già l’11 gennaio. Di fatto sono state introdotte le differenziazioni tra aree: se in zona gialla (come presumibilmente tornerà a essere la Lombardia, ndr) si potrà aprire con tutte le prescrizioni del caso. In zona rossa non si potrà aprire. Si potrebbe aprire in zona arancione, ma avrebbe poco senso visto che gli spostamenti tra Comuni non sono consentiti. Ora l’importante è avere certezza sulla data e a meno di gravi peggioramenti epidemiologici il 18 gennaio sembra essere una data realistica».

«Attendiamo una risposta definitiva dal Governo entro il 7 gennaio - aggiunge Maurizio Seletti, amministratore di Irta, gestore degli impianti di Pora e Presolana -. Le regole proposte sono di buon senso e tengono conto delle zone. Resta da capire quanti saranno i primi ingressi consentiti ogni giorno e le misure di contenimento previste. Con l’apertura al 18 gennaio si riuscirebbe a salvare almeno metà stagione».

«Speriamo che almeno il 18 si apra - aggiunge il direttore del Pora Fulvio Pasinetti - diversamente sarà drammatico per il settore: già abbiamo perso il 45% del fatturato. L’auspicio è che le limitazioni sugli ingressi non siano troppo pesanti: noi abbiamo già distribuito skipass mensili agli sci club e abbiamo gli stagionali in prevendita. Si tratta di vedere quanti ingressi potremo garantire ogni giorno».

La richiesta avanzata al Governo dalla Conferenza Stato-Regioni è quella di far valutare il nuovo documento al Cts entro il 7 gennaio, affinché possa essere incluso «nel prossimo Dpcm che entro il 15 gennaio sostituirà quello in scadenza».

In questo modo anche gli operatori e gli imprenditori avrebbero il tempo necessario per riorganizzare l’intera filiera e poter ospitare in sicurezza i primi turisti del 2021. Dice la presidente nazionale Anef Valeria Ghezzi: «Se riusciremo ad aprire sarà per salvare l’occupazione, per le famiglie che non hanno niente e per pagare qualche debito. È questa la nostra richiesta di aprire gli impianti e riteniamo sia meglio così che aspettare ristori di cui non abbiamo avuto alcun riscontro».

App e code virtuali a Valtorta

Ma come si stanno organizzando le stazioni per garantire la sicurezza agli sciatori? Sul sito del comprensorio Valtorta-Piani di Bobbio viene spiegata la procedura che verrà adottata: tramite App della stazione si potranno sapere gli skipass ancora disponibili per la giornata, quindi acquistarli. Una volta arrivati a Valtorta, sempre tramite App, si potrà accedere alla «coda virtuale» per ritirare lo skipass: si prenota restando in auto e una notifica avvertirà del proprio turno per potersi mettere fisicamente in coda alla cassa. In questo modo saranno evitati assembramenti alle biglietterie.

A Foppolo, invece, vengono fornite quattro modalità di acquisto-ritiro degli skipass: online con ritiro in cassa, oppure direttamente in cassa (dalle 8 alle 14 e nel rispetto del distanziamento), online tramite il servizio Snowit (tessera che sarà spedita a casa o da ritirare in cassa) e infine l’acquisto anche in alcuni bar convenzionati di Foppolo. Stazioni sci dunque pronte. Si attende solo il via libera dal Governo. Intanto la maggior parte delle stazioni sci svizzere, austriache e, dal 1° gennaio, slovene, sono aperte al pubblico.

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