Tram tra Bergamo e Villa d’Almé
«Primo concreto passo in avanti»

Tra Bergamo e Almé qualcosa si muove, sulle rotaie. Si è svolto venerdì mattina l’incontro tra i rappresentanti di TEB, i progettisti della Società ETS, i rappresentanti dei Comuni interessati dall’attraversamento della Linea T2 - compreso Bergamo -, della Comunità Montana della Valle Brembana, del Parco Regionale dei Colli di Bergamo e della Provincia di Bergamo.

Obiettivo: proseguire il tavolo di lavoro inaugurato nel maggio 2016 con gli stessi Enti territoriali della Valle Brembana con l’obiettivo di portare alla realizzazione della nuova linea tramviaria Bergamo – Villa d’Almè. All’incontro, svolto ad Almè nella sede del Comune, si è discusso del futuro della Linea T2 partendo dalla realizzazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, che la società ETS di Villa d’Alme – incaricata da TEB a dicembre 2016 grazie anche al contributo della Comunità Montana Valle Brembana (fondi del Consorzio Bim) e del Parco dei Colli di Bergamo – deve consegnare per marzo 2017.

«Siamo stati protagonisti oggi, insieme a tutti i soggetti coinvolti, di un primo concreto passo avanti verso la realizzazione della linea tramviaria T2, un’infrastruttura fondamentale per il benessere economico e sociale della città di Bergamo e della Valle Brembana” – commenta il Presidente TEB, Filippo Simonetti. “Abbiamo illustrato e condiviso con gli Enti e le Istituzioni territorialmente interessati dallo sviluppo della linea tranviaria – continua Simonetti –, un percorso che possa permettere a TEB di delineare il progetto di fattibilità e successivamente attivare l’iter per la procedura di acquisizione e approvazione dei finanziamenti regionali e ministeriali. Nei prossimi due mesi incontreremo singolarmente, uno ad uno, tutti i Sindaci dei Comuni coinvolti per raccogliere informazioni, analizzare dati, condividere positività e criticità utili alla stesura del progetto e alla sua sostenibilità tecnica ed economica».

Lo studio comprenderà gli elaborati tecnici relativi al tracciato, la descrizione del sistema tramviario, eventuali opere d’arte (ponti, viadotti, gallerie) e soluzioni alternative del tracciato, la verifica dei sottoservizi esistenti, eventuali espropri, le ipotesi d’esercizio con orari e frequenze – quest’ultime verosimilmente simili a quelli della linea T1 – e, infine, l’aggiornamento delle stime economiche dell’investimento.

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