Vaccini per la fascia 12-18 anni: da lunedì 16 agosto non serve prenotare

Passato Ferragosto, tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno vaccinarsi contro il Covid con Pfizer e Moderna senza dover effettuare la prenotazione.

Il commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, ha scritto l’11 agosto alle Regioni una lettera chiedendo per loro una «corsia preferenziale» in vista della ripresa della scuola a settembre, con l’obiettivo di immunizzare quel milione e 600 mila ragazzi che non hanno fatto neanche una dose.

«Sono certa che le Regioni risponderanno positivamente – dice il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini –, l’avvio in sicurezza e in presenza dell’anno scolastico è un obiettivo primario». Una decisione attesa e condivisa da tutti – il governo lo aveva stabilito nella cabina di regìa del 5 agosto, prima del Consiglio dei ministri che ha reso obbligatorio il green pass per scuola e trasporti a lunga percorrenza – che arriva con gli scienziati e gli esperti invece divisi sulla possibilità, tra qualche mese, di vaccinare anche i bambini al di sotto dei 12 anni: al coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, che ha definito «necessaria» l’immunizzazione dei più piccoli, auspicando il via libera a novembre, replica il direttore dell’ospedale «Spallanzani» di Roma, Francesco Vaia. «Sono assolutamente contrario, per due motivi: nei bambini è statisticamente irrilevante non solo il contagio ma anche la malattia» e, dunque, «la bilancia rischi-benefici penderebbe tutta dalla parte del rischio».

Diverso è però il discorso per i 12-18 anni, dove le scelte sono chiare, anche alla luce di due diversi fattori. Il primo è che, da lunedì prossimo e fino alla fine del mese, arriveranno dieci milioni di dosi, tre in più di quelle previste grazie all’intesa tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. Il secondo sono invece le difficoltà che si stanno incontrando nel vaccinare coloro che ancora non lo hanno fatto nella fascia più a rischio, quella dai cinquant’anni in su.

Uno zoccolo duro formato da No vax ma anche da centinaia di migliaia di persone che, per paura, perché vivono in posti isolati o perché non hanno dimestichezza con le prenotazioni on line o non hanno nessuno che se ne occupi al posto loro, si sono tenuti lontani dalle vaccinazioni. In quasi un mese ne sono stati «recuperati» solo 550 mila: nel report del 16 luglio erano 4 milioni 985 mila quelli che non avevano fatto neanche la prima dose, in quello del 7 agosto sono 4 milioni e 426 mila. Spingere sui giovani consentirà quindi non solo di riprendere la scuola in presenza, ma anche di avvicinarsi sempre più all’obiettivo annunciato dal governo per fine settembre e riconfermato da Figliuolo: aver vaccinato l’80% della popolazione over 12, vale a dire circa 43 milioni di italiani.

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