Valle Seriana, tutti verso la città
E inevitabilmente l’ingorgo è servito

Un incidente di prima mattina fra Casnigo e Fiorano e per qualche ora traffico in tilt lungo la provinciale della Valle Seriana, fra Casnigo e Fiorano. Un deja vu non certo inconsueto, che conferma indirettamente quanto sia trafficata l’arteria che da Clusone scende verso la città oppure Seriate, attraverso la galleria di Montenegrone.

Segno anche della crisi e di un cambio di flussi. Un traffico intenso che, soprattutto al mattino fra le 7 e le 8, si trasforma in vere e proprie code che negli ultimi anni hanno aumentato in maniera significativa i tempi di percorrenza. Sul banco degli imputati c’è l’innesto a Cene sulla nuova superstrada, la cui conformazione non certo ottimale genera rallentamenti, oppure più a valle la diramazione verso Nembro-Alzano, sul tratto «vecchio» della superstrada ancora tanto utilizzato da chi, per esempio, deve prendere l’autostrada in direzione Milano. Qualcuno punta il dito contro una superstrada «nata vecchia» per concetto e numero di corsie, altri ipotizzano invece che si tratti di un «effetto collaterale» della ripresa che le statistiche, un poco sottovoce, confermano.

Lungo la direttrice principale (ormai un’unica superstrada dal rondò delle valli sino a Casnigo) la vecchia provinciale che attraversava i paesi è diventata nei momenti di punta utile scorciatoia alternativa. Nulla a che vedere però con gli attraversamenti di Albino, Nembro e Alzano di un po’ di anni fa, intasati ad ogni ora del giorno, con un rosario di semafori e relativo corollario di code. Sulla strada principale l’unico semaforo resta di fatto quello di Colzate, che in realtà di trova in territorio di Casnigo. Un altro punto nevralgico.

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