Branzi, è scontro sulle sagre
E così la taragna va di traverso

Per la Valle Brembana, negli ultimi anni, erano diventate le fiere dei record, ma a Branzi quest’anno non si terranno la sagra di San Matteo e quella della taragna, in programma come da tradizione a settembre. Il problema il costo del campo dove si svolgono le fiere.

Per la Valle Brembana, negli ultimi anni, erano diventate le fiere dei record, ma a Branzi quest’anno non si terranno la sagra di San Matteo e quella della taragna, in programma come da tradizione a settembre.

Alla base lo scontro tra gli organizzatori, ovvero l’Associazione Fiera di San Matteo (composta da imprenditori e allevatori) e l’amministrazione comunale, rea in particolare di aver tassato eccessivamente l’uso del campo sportivo, dove si svolgono le due fiere.

La Fiera di San Matteo (con esposizione di prodotti locali, artigianali, alimentari, convegni, concorsi e spettacoli) era ormai diventata l’evento clou della Valle Brembana, e quest’anno sarebbe stata la decima edizione. A seguire, alla sua prevista terza edizione, la Sagra della Taragna orobica. Tutto annullato. A eccezione, forse, del campionato mondiale di mungitura, annunciato insieme alla Fiera di San Matteo, che dovrebbe comunque disputarsi, in un sito da definire.

«La decisione – spiega in un comunicato l’Associazione Fiera di San Matteo – è stata presa all’unanimità dai componenti del direttivo e dopo attenta valutazione dei fattori economici in campo. Con grande rammarico ci troviamo a dover annullare entrambi gli eventi per motivi principalmente di carattere economico che non dipendono dalla nostra volontà: alla base ci sono la difficile congiuntura generale, la diminuzione degli sponsor e l’aumento dei costi di occupazione del suolo pubblico imposti dall’amministrazione comunale e comunicatici con sorpresa solo pochi giorni fa».

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