In 15 anni radio locali dimezzate
A Bergamo il 15% della pubblicità

Negli ultimi 15 anni le emittenti radiofoniche locali in Lombardia si sono praticamente dimezzate passando da 230 nel 1995 a 115 nel 2008, in molti casi sono ancora troppo fragili alla costante ricerca di un equilibrio fra costi e ricavi, ma continuano a giocare un ruolo importante nel processo di costruzione e mantenimento di identità specifiche. Questo il quadro che emerge dallo studio realizzato dal Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) sulla base di un'indagine condotta a metà del 2008 su circa 85 emittenti lombarde e su 12 nazionali e presentato al convegno Radio Locale Nuove Tecnologie Impresa Territorio.

Il processo di concentrazione delle emittenti radio locali interessa tutto il paese, visto che nel periodo 1995-2005 sono passate da 2.517 a 1.076 (-57%), un numero ben lontano dal record di 4.000 emittenti locali del 1984 che faceva dell'Italia il paese con più stazioni radio al mondo. In Lombardia, il calo è stato più contenuto: dalle 230 emittenti del 1995 si è passati alle 124 del 2005 (-46%), poi diventate 115 nel 2008. Di queste 79 sono commerciali e 36 comunitarie. Per quanto riguarda la penetrazione sul territorio, cioè lo share, le emittenti locali in Lombardia hanno subito la concorrenza delle emittenti nazionali, spesso erroneamente percepite come locali dagli ascoltatori perchè trasmettano da Milano. Il risultato è che fra il 1999 e il 2008 in Lombardia, lo share delle emittenti nazionali è passato dal 53,8% al 71,2%, mentre quello delle emittenti locali è diminuito dal 26% al 21,3%, inferiore alle media nazionale (24,6%).

Alla base delle difficoltà economiche delle emittenti radiofoniche, che in Italia sono comunque relativamente piccole con una capitalizzazione dei gruppi privati nazionali che spazia dai 20 ai 70 milioni di euro, la scarsa raccolta pubblicitaria, il 6,4% del totale 2008, dovuta alla mancanza di dati certi su share e numero di ascoltatori. Particolarmente penalizzate le radio locali, la cui raccolta sul totale degli investimenti pubblicitari destinati alle radio, è passata dal 43,1% del 1986 al 32,4% del 2008.

In Lombardia un terzo circa degli investimenti pubblicitari radiofonici locali è intercettata da Milano, seguita da Brescia (18%), Bergamo (15%) e Mantova (8%). Fra le voci che incidono maggiormente sui costi di gestione delle emittenti locali, c'è quello relativo all'energia elettrica impiegata per far funzionare gli impianti di diffusione del segnale radio. Le bollette dell'energia, in una radio con un 1 milioni di euro di fatturato, pesano per circa il 30% dei costi totali, rispetto al 2-3% di una Tv. Viceversa il costo per realizzare i palinsesti delle radio locali è pari al 30% circa delle spese totali, mentre nei bilanci delle Tv pesa per il 60%.

In media le emittenti locali trasmettono circa 8 ore al giorno di programmazione "originale", trasmessa in particolare nella fascia del mattino, seguita dalle fasce preserale (17.30-20.30) e pomeridiana. Forte l'attenzione per l'innovazione tecnologica, con il 70% delle emittenti locali presente sul web. Da sviluppare invece il rapporto tra radio locali e istituzioni, con un'offerta media giornaliera di informazioni istituzionale sulle radio locali in Lombardia ferma a sette minuti.

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