Esposta al Palazzo della Ragione
la pala del «Paradiso» del Tiepolo

Dal 16 dicembre al 31 gennaio 2010 nel Palazzo della Ragione di Città Alta è in mostra il restauro della grande pala del “Paradiso” di Rovetta, opera del Tiepolo, che si potrà eccezionalmente ammirare da vicino e per la prima volta a confronto con il suo bozzetto, anch’esso restaurato per l’occasione. L’iniziativa offre poi l’opportunità irripetibile per vedere riunite tutte le opere che Giovan Battista Tiepolo eseguì per il territorio di Bergamo, in un itinerario che si sviluppa in poche decine di metri, dalla collezione dell’Accademia Carrara agli affreschi della Cappella Colleoni, dalla grande pala del Duomo al dipinto della chiesa di S. Salvatore.

Orari: da martedì a venerdì 9.30 -17.30, sabato e domenica 10 -18 (chiuso lunedì, 25/12 e 1/01). Ingresso (incluso nel biglietto della mostra “L’Accademia Carrara nel cuore della città”): intero € 5, ridotto € 3. Info tel 035.399677 Sito informazioni mostra: www.rotarybgnord.it

Il restauro del “Quadro del Paradiso” di Giovan Battista Tiepolo - L’occasione nasce dal restauro della grande pala intitolata Gloria di Ognissanti (cm. 383 di altezza e 236 di larghezza), nota anche come Quadro del Paradiso, eseguita nel 1734 da Giovan Battista Tiepolo per il presbiterio della chiesa parrocchiale di Rovetta, dove fu collocata nel 1736 in una sontuosa cornice, opera della bottega dei Fantoni. Promosso dal Rotary Club Bergamo Nord e dalla Parrocchia di Rovetta, affidato al restauratore Antonio Zaccaria (già autore del restauro nel 2000-2001 dell'altra grande pala tiepolesca nel Duomo di Bergamo) con la direzione tecnico scientifica di Amalia Pacia della Soprintendenza ai beni storici e artistici di Milano, l’intervento conservativo restituisce al dipinto, con un forte impatto visivo e scenografico, i toni settecenteschi della pellicola pittorica, notevolmente offuscati dai depositi di polvere sedimentatisi nel tempo e dall’alterazione dei vecchi protettivi dovuti al restauro pittorico effettuato nel 1973, a seguito del rocambolesco furto del dipinto.

Il recupero odierno ha comportato anche una significativa messa a punto, eseguita per la prima volta sul capolavoro tiepolesco, di una serie di indagini scientifiche volte ad approfondire i materiali e la tecnica esecutiva utilizzati dall’artista veneziano, avvalendosi di efficaci metodi e di aggiornate strumentazioni diagnostiche. La mostra, realizzata grazie alla disponibilità e collaborazione dell’Accademia Carrara di Bergamo, che essendo in corso i lavori di restauro della sua sede storica già nel Palazzo espone una selezione dei suoi capolavori intitolata “L’Accademia Carrara nel cuore della città”, e di Cobe direzionale Spa che gestisce tale iniziativa – illustrerà metodi e percorsi del restauro, anche attraverso un video appositamente realizzato, e offrirà al grande pubblico l'occasione irripetibile della visione ravvicinata della pala, prima della sua ricollocazione definitiva, in alto nel presbiterio della chiesa parrocchiale di Rovetta.

Sarà possibile cogliere appieno l'effetto scenografico dell'opera, il vigore inventivo e la maestria esecutiva con cui Tiepolo ha realizzato il dipinto: il fascio di luce bianca e il drammatico taglio di diagonali che sembrano proiettare “fuori dal quadro”, verso lo spettatore, le figure dei due Santi in primo piano; la straordinaria resa fisionomica dei personaggi scalati in più piani di profondità; infine, le cromie piene e brillanti che convivono con i bianchi folgoranti e con brani quasi monocromi. Per la prima volta, inoltre, sarà esposto accanto al dipinto anche il suo bozzetto, databile al 1733, proveniente dal Museo Poldi Pezzoli di Milano e anch’esso restaurato per l’occasione da Antonio Zaccaria: uno straordinario esempio della freschezza e della rapidità esecutiva di Tiepolo che presenta, tuttavia, numerose differenze con la tela definitiva, facendo ipotizzare che alla elaborazione del tema abbiano partecipato attivamente anche i committenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA