«L'altra memoria» a Venezia
60 artisti ricordano la Shoah

Sarà inaugurata il 27 gennaio alle ore 16 alla Galleria Minelli di Venezia la mostra collettiva «L’altra memoria», in occasione della Giornata della
memoria. Saranno esposte oltre 60 opere di artisti, diversi per generazione (dal primo all’ultimo quarto del ’900), provenienza geografica e culturale (in più casi bergamasca), fra i quali Trento Longaretti, Gianfranco Ferroni, Silvia Manfredini, Gianangelo Chiodi, Pietro Signorelli, Ugo Riva, Maurizio Bonfanti, Luigi Caiffa, Marco Ceravolo, Barbara Vistarini, Andrea Marte, Giovanni Bonaldi, Tina Sgrò, Opiemme.

La mostra ricorda la Shoah in modo essenziale, attraverso sensibilità diverse e distanti nel tempo. Gianfranco Ferroni scriveva di sentire, tra gli anni ’60 e ’70, «il tema dell’olocausto come dolore della coscienza individuale, ma universale, come condizione costante dell’uomo, che nella storia sempre è stato svilito, torturato, umiliato, brutalizzato, come pecora sacrificata sull’altare del sopruso, della violenza, del potere». Maurizio Bonfanti, nel 2000, ha cercato di «percepire, anche se indistintamente, lo stesso angosciante silenzio di tutti coloro che a Dachau sono stati spinti dentro quello spazio dalle pareti bianche, costretti per l’ultima volta a levare lo sguardo su quella scritta: Brausebad».

«L’altra memoria» è organizzata da Associazione culturale Extrarte, Circolo culturale G. Greppi e Galleria Minelli di Venezia, col patrocinio di Comunità ebraica di Venezia, Provincia di Venezia, Assessorato alla Cultura e spettacolo del Comune di Bergamo, Assessorato alla Produzione culturale del Comune di Venezia, L’Eco di Bergamo, col patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, identità, tradizione e spettacolo della Provincia di Bergamo e col sostegno di Fondazione Credito Bergamasco e Banco San Marco e la collaborazione di Assicurazioni Generali Agenzia generale di Bergamo.

L’inaugurazione con performance di Opiemme ed enogastronomia ebraica (e della Franciacorta) si ripeterà a Bergamo, il 5 marzo alle ore 17 in Sala Manzù della Provincia di Bergamo, dove la mostra, ampliata, sarà visitabile fino al 14 marzo (feriali ore 16-19, sabato e festivi anche ore 10-12).

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