«Divino Tango» al Creberg teatro
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Successo domenica sera al Creberg Teatro per «Divino tango», interpretato dalla compagnia argentina «Pasiones Company». Una produzione innovativa, quella guidata dall'indiscutibile professionalità di Adrian Aragon ed Erica Boaglio (dal 1994, danzatori e compagni nel lavoro come nella vita), che fonde allo stile classico del tango contaminazioni contemporanee. Insieme alla coppia argentina, un team artistico di dieci elementi, tutti di Buenos Aires e tutti impegnati, ormai da anni, nei più prestigiosi teatri e appuntamenti di respiro mondiale, registrando, ogni volta, sensibili e positivi riscontri di pubblico e critica.

Sul palco bergamasco i ballerini hanno interpretato sette quadri narrativi intensi e cadenzati dove il tango è stato il filo conduttore di una storia sensuale, elegante e struggente. Il potere di seduzione della donna, la gelosia dell‘uomo, il romanticismo, l'allegria di una festa, l'ossessione di un amore, la brama di potere: i sentimenti dell'umano sentire si fondono a scene di vita quotidiana di quartiere. Dai fumosi sobborghi della capitale argentina ai ritmi della notte; dall'immagine degradata di una città che ha fatto del denaro il suo idolo, alla speranza di un cambiamento sociale. Tante piccole storie quelle in «Divino tango», tanti momenti d'esistenza che mirano a trasportare lo spettatore in dimensioni lontane nello spazio e nel tempo.

L'intenzione infatti è non solo quella di far riassaporare le origini del tango stesso, quello dei locali delle periferie di Buenos Aires di fine Ottocento, ma anche quella di proporre coreografie nuove che sanno di situazioni sociali attuali. Dall'improvvisazione al tango basico, dal vals alla milonga, fino al folclore argentino, i passi «tangueri» di «Pasiones Company» si sono fatti interpreti di vita passata e contemporanea, senza mai prescindere dall'eterna metafora fondamentale: quella del rapporto tra l'uomo che conduce e la donna che segue. Le atmosfere suggestive di «Divino tango» si arricchiscono delle musiche di Carlos Gardel, Astor Piazzolla, Francisco Canaro con le nuove creazioni di Luis Corallini.
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