«Altri Percorsi»: il 30 e 31 marzo
all'Auditorium c'è «L'aggancio»

Nuovo appuntamento per la stagione di «Altri Percorsi» martedì 30 e mercoledì 31 marzo alle 20.30 all'Auditorium di piazza della Libertà.
In scena «L'aggancio», dall'omonimo romanzo di Nadine Gordimer, nella versione drammaturgica e per la regia di Serena Sinigaglia, una delle voci più vivaci del teatro contemporaneo. Sono due i temi centrali del testo, tipici dell'umanità contemporanea: l'amore e la diversità.

La regia è di Serena Sinigaglia, scene di Maria Spazzi, costumi di Federica Ponissi, disegno luci e direzione tecnica di Alessandro Verazzi e scelte musicali di Alessandro Verazzi

«L'aggancio» è interpretato da Mariangela Granelli e Fausto Russo Alesi: produzione Atir, da un progetto di Dedica Festival Pordenone

La trama
Lui, Abdu, è un immigrato clandestino in Sudafrica: laurea in economia, lavora in nero e vive nascosto in un'officina. Lei, Julie, è una ricca e ribelle rampolla di una famiglia dell'alta borghesia di Johannesburg. Il caso vuole che l'auto della ragazza si guasti, così i due s'incontrano e s'innamorano, fino a che lui viene scoperto ed espulso dal Paese. A sorpresa, però, Julie decide di seguirlo in un imprecisato paesino musulmano ai limiti di un deserto sconfinato. E dove lui si sente vuoto e prigioniero, lei, poco alla volta, trova la libertà da una vita “falsa” e riscopre i valori di una famiglia, quella del marito, che lei non ha mai veramente avuto.

Parte da qui L'aggancio, spettacolo tratto dall'omonimo romanzo di Nadine Gordimer, scrittrice sudafricana Premio Nobel per la letteratura nel 1991, che del libro conserva il tono asciutto e la capacità di delineare situazioni complesse con pochi e ben definiti elementi.

Le scelte di regia
Serena Sinigaglia, uno dei nomi più originali e vivaci della scena contemporanea, nel doppio ruolo di drammaturga e regista, sceglie di riunire le numerose voci del romanzo nelle sole due voci dei protagonisti: «Ancora una volta ho scelto lui e lei, per raccontare il tutto, e l'ho fatto perché penso che lì è il cuore stesso della vicenda, l'anima più profonda di questo bel romanzo», scrive la regista, diplomata alla Civica Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e fondatrice dell'ATIR, gruppo con il quale, ormai da anni, sperimenta la messa in scena di testi classici e di nuove drammaturgie.

Informazioni
Costo dei biglietti
da euro 11.00 a euro 14.00
più diritto di prevendita del 10%.

Per informazioni sugli spettacoli
tel 035.4160678
da lunedì a venerdì 9.00-12.00 e 15.00-17.00
www.teatrodonizetti.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA