Da Shakespeare a Gian Burrasca
ecco la prossima stagione di prosa

Da Shakespeare a Gian Burrasca, da Goldoni  a Molière. Sarà all'insegna della varietà la prossima stagione di prosa del Teatro Donizetti di Bergamo che si aprirà il 7 dicembre  proprio don «La tempesta» del drammaturgo inglese, con l'adattamento e la regia di Andrea De Rosa e, a calcare la scena, tra gli altri Umberto Orsini, Flavio Bonacci e Rino Cassano.

Il secondo spettacolo della prima stagione organizzata dopo l'arrivo a Palazzo Frizzoni della giunta Tentorio - La locandiera di Carlo Goldoni - arriverà dall11 gennaio 2011, mentre il nono e ultimo sarà - dal 3 all'8 maggio - «Niente progetti per il futuro» di Francesco Brandi, con Giobbe Covatta ed Enzo Iachetti.

Nell'allegato il programma di tutti gli spettacoli

La stagione di Altri Percorsi - nella cornice del Teatro Sociale di Città Alta - si aprirà invece il 21 dicembre con «E pensare che c'era il pensiero» di Giorgio Gaber e Sandro Luporini per la regia Emanuela Giordano. Si chiuderà il 28 aprile 2011 con il sesto e ultimo spettacolo «Made in Italy» di Valeria Raimondi e Enrico Castellani.

Nell'allegato il programma completo di Altri Percorsi

Presentando le due stagioni l'amministrazione ha parlato di «rinnovamento e tradizione».  Nel solco della tradizione la scelta di articolare la stagione in prosa maggiore e Altri Percorsi. Innovativa invece la scelta di collocare gli Altri Percorsi al Teatro Sociale, nuova location restituita alla Città dopo l'importante intervento di restauro.

Tradizionale il numero dei titoli della stagione di prosa: nove come in passato, uno dei quali fuori abbonamento, quel Bothanica che porterà a Bergamo per la prima volta i Momix.

Sei i titoli degli Altri Percorsi che andranno a legarsi all'ampia serie di eventi e rassegne che troveranno la propria sede proprio al Sociale, destinato a divenire nuovo polo culturale della città, capace di aprirsi a un pubblico diverso, più giovane.

L'assessorato alla Cultura, la direzione del Teatro e la direzione artistica, con Luigi Giuliano Ceccarelli, hanno voluto costruire un cartellone pensando al pubblico di Bergamo: preparato, colto, attento, esigente e intelligente. Un cartellone pensato per coniugare la grande tradizione del teatro classico con alcune tra le più interessanti novità del momento.

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