Caravaggio processa il suo Merisi
L'artista «trascinato» in Tribunale

C'è attesa per il «Processo al Caravaggio», che si terrà mercoledì 29 settembre alle 18 al centro San Bernardino di Caravaggio in occasione delle celebrazioni per i 400 anni dalla morte dell'artista. «Si tratta, in primis, di un incontro sul grande maestro della pittura. A seguire, un processo in forma di dibattito all'uomo e all'artista – illustra Delia Borelli, presidente del Club Unesco «Il Caravaggio» –. Introdurrò l'incontro che coinvolgerà una giuria di giovani diciottenni delle scuole del territorio, da Crema a Caravaggio, a Treviglio, già formate didatticamente sulla figura del celebre pittore, attraverso una serie di lezioni di storia dell'arte. Si può giudicare infatti solo se si conosce».

Il sindaco di Caravaggio Giuseppe Prevedini aprirà il dibattimento con un saluto ai presenti. Di assoluto rilievo gli attori del singolare processo: dal moderatore, monsignor Roberto Ziglioli, già rettore del santuario di Caravaggio, al magistrato di Cassazione Benito Melchionna, curatore della sceneggiatura, cui va – sottolinea Borelli – «il grande merito di aver ideato l'iniziativa, che, colta quale evento di rilievo e promossa dal Club Unesco "Il Caravaggio", sta già ottenendo incredibili consensi, forse anche inaspettati da parte degli stessi organizzatori, seppur in qualche modo prevedibili dato il tema e gli interpreti».

Al processo parteciperà anche il vaticanista monsignor Sandro Corradini, grande conoscitore della figura di Michelangelo Merisi, che farà la parte del difensore dell'artista, intorno al quale da sempre aleggiano mistero e fama, mentre la pubblica accusa avrà la voce di Melchionna, già procuratore della Repubblica a Crema fino al 2008, oltre che apprezzato scrittore, poeta e docente universitario di diritto ambientale a Roma.

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