«La parola di Cavour»
di Bortolo Belotti

L'Associazione amici del Museo Storico e l'Ateneo di Scienze, Lettere e Arti hanno il piacere di presentare il libro «La parola di Camillo Cavour» di Bortolo Belotti, giovedì 2 dicembre alle ore 18 alla Sala Galmozzi di via T. Tasso, 4 a Bergamo.

Il volume, una riedizione con stampa anastatica (I ed. 1925) e prefazione dell'onorevole. Valerio Zanone, celebra i 150 anni dell'Unità d'Italia e della morte di Camillo Benso Cavour (1861). L'evento, patrocinato dall'Assessorato alla cultura e spettacolo del Comune di Bergamo e dalla Provincia di Bergamo, e realizzato grazie al contributo di Ubi-Banca Popolare di Bergamo, è un dibattito a più voci tra: Carlo Salvioni, presidente Associazione amici del Museo Storico di Bergamo; Maria Mencaroni Zoppetti, presidente Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo; Ivano Sonzogni, biografo di Bortolo Belotti e Gianluca La Villa, curatore del libro e nipote di Bortolo Belotti.

Dopo un secolo e mezzo dalla morte di Cavour e dal compimento dell'Unità Nazionale, la ristampa ripropone l'interpretazione storiografica del rapporto fra il Risorgimento e il Fascismo. Attraverso la mediazione dell'autore, Cavour parla ai giovani liberali del 1924 della libertà di stampa, del libero scambio nei commerci internazionali, del rispetto per le garanzie statutarie, della separazione fra potere civile e potere religioso; libertà ormai destinate a cadere una ad una sotto altrettanti colpi di maglio. Un libro di grande attualità che offre e un contributo importante al dibattito politico-culturale del nostro territorio.

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