Concerto di Uto Ughi per i giovani
«Imparino a conoscere la musica»

«Uto Ughi progetto giovani». Annunciato già da qualche mese, il Festival pianistico mette in campo energie per una situazione che anche le maggiori istituzioni musicali italiane stanno affrontando seriamente: avvicinare ai giovani la «musica classica».

«Uto Ughi progetto giovani». Annunciato già da qualche mese, il Festival pianistico mette in campo energie per una situazione che anche le maggiori istituzioni musicali italiane stanno affrontando seriamente: avvicinare, far conoscere ai giovani quella che viene chiamata «musica classica», secondo un'etichetta facile e piuttosto logora.

Venerdì 6 maggio all'Auditorium Borgo Santa Caterina della Provincia di Bergamo, annesso al Liceo Mascheroni, alle 16,30 il grande violinista di Busto Arsizio, beniamino del pubblico del Festival, sarà impegnato con trecento studenti delle scuole superiori per un incontro-concerto dal titolo, emblematico, «Paganini non ripete».

Un'icona del punto di maggior popolarità del musicista nella storia, tanto da diventare un «mito» per la cultura, ma anche popolare. Al suo fianco sarà il talentuoso pianista Enrico Pompili, originario di Bolzano. Il senso dell'iniziativa - tra Bergamo e Brescia sono dieci incontri concerto - è sintetizzato bene dallo stesso Uto Ughi: «Vent'anni fa - spiega - i concerti erano pieni di giovani. Oggi, quando suono, in platea vedo solo teste bianche».

«I giovani, ma non solo loro, aspettano che qualcuno spalanchi le porte della conoscenza musicale e la condivida. Tutto il resto, cioè comunicare ed emozionare, la musica sa farlo benissimo da sola. Ecco perché aderisco con entusiasmo alla nuova iniziativa promossa dal Festival pianistico internazionale di Brescia».

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