Icone dell'era predigitale dal 14 maggio
Mostra di frammenti di film Anni 60

Sabato 14 maggio (ore 17-21) verrà inaugurata, allo Studio Vanna Casati, in via Borgo Palazzo 42 (interno) a Bergamo, la mostra «Icone dell'era predigitale» dell'artista Emanuele Centazzo nell'ambito della manifestazione The Date. Resterà aperta fino al 10 giugno.

Obiettivo primario di questa esposizione è la rilettura di un processo creativo e tecnologico seguito nella sua coerente ed originale evoluzione. La ricerca di Centazzo, sperimentatore e manipolatore del mezzo fotografico, prende l'avvio nel clima ricco di fermenti innovativi, sia sul piano culturale, sia su quello politico, della Torino fine anni Sessanta, con la realizzazione di alcuni films a 8 mm girati nell'ambito di Ombre elettriche, una storica fanzine di cinema underground, uscita per un breve periodo e del cui comitato di redazione era membro.

Film senza una struttura narrativa o documentaria ma che, utilizzando una speciale tecnica di ripresa, descrivono la struttura dinamica delle immagini, in un processo legato alla pittura che in quegli anni l'artista andava elaborando. Questa premessa troverà il suo sbocco nelle composite alchimie visive dei Photoframes realizzati dopo il suo trasferimento a Bergamo.

Un mosaico di immagini fotografiche scattate in diversi luoghi e tempi su un unico fotogramma, con un processo aleatorio che, alterando continuamente la contiguità delle immagini, fa dell'artista al contempo creatore e primo fruitore del proprio lavoro. Come corollario alla mostra è disponibile in galleria un testo critico di approfondimento a cura di Fabio Scandura, esperto di cinema sperimentale torinese degli anni Sessanta.

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