A Torre de' Roveri c'è Woodstorr
Quattro giorni dal metal al folk

Musica a Torre de' Roveri. Woodstorr, manifestazione musicale avviata nel 2006 tornerà da giovedì 25 a domenica 28 agosto nel centro sportivo comunale di Torre de' Roveri, in via Papa Giovanni XXIII.

Lontani i tempi dell'abbraccio tra due giovani «figli dei fiori» avvolti in un plaid, immortalati da una fotografia, spesso manifesto di Woodstock. Non si è nella piccola cittadina rurale nello stato di New York, ma a Torre de' Roveri. Eppure quei famosi tre giorni di pace e musica e il fermento che ne è conseguito riecheggiano ancora vividi, tanto da essere in parte ripresi. Ed ecco nascere Woodstorr. Manifestazione musicale avviata nel 2006 tornerà da giovedì 25 a domenica 28 agosto nel centro sportivo comunale di Torre de' Roveri, in via Papa Giovanni XXIII.

Quattro giorni di musica con concerti gratuiti, che spaziano dal rockabilly al folk. La prima sera verranno riproposte le atmosfere rock'n'roll anni Cinquanta con le esibizioni del quintetto bergamasco Sam Puffo & The Nicotiners e quelle del trio cremonese The Nuclears, che mescolano il loro psychobilly al rock di Johnny Cash. Domani è la volta della musica dei Dinamo Folk Rock band, con testi in italiano, francese e spagnolo. I cinque bergamaschi hanno piglio esplosivo da ballata popolare con ritmi in levare, impreziositi da percussioni e fisarmonica che arricchiscono il consueto tappeto musicale chitarre, basso, tastiera e batteria. È loro la Chanson Ecologique sigla delle trasmissione Dinamo Effect, sulle frequenze di Radio Popolare. Sabato sarà di scena il metal dei gruppi Charas, Sticking Plaster, Cidodici, Raging Device. Domenica la rassegna chiuderà con Osvaldo Ardenghi. Chitarrista, cabarettista e cantautore, presenterà il suo ultimo progetto discografico Drec al cör: otto canzoni in dialetto bergamasco per delineare un ritratto sottile della gente e della terra bergamasca, del cambiamento del modo di vivere, della passione per la «Dea», l'Atalanta, sino alla poetica cartolina di Città Alta in L'è pròpe bela. L'asciutta musicalità del dialetto trova respiro nel folk rock dei Rusties, di cui Ardenghi è chitarrista da dieci anni e che lo accompagnano anche in questo viaggio musicale, dritti al cuore della gente.

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