È morto Bonelli, papà di Tex
A Bergamo l'ultima volta nel 2002

È morto Sergio Bonelli, editore di Tex e di Dylan Dog. Bonelli aveva 79 anni e aveva ereditato dal padre Gian Luigi, il creatore di Tex, la casa editrice. Aveva creato anche i personaggi di Zagor e Mister No. Bonelli era stato a Bergamo l'ultima volta nel 2002.

Si è spento nella mattinata di lunedì 26 settembre a Monza Sergio Bonelli, editore e fumettista, famoso soprattutto per Tex, Dylan Dog, Mister No e Zagor. Nato il 2 dicembre del 1932 a Milano, era figlio di Gian Luigi Bonelli, creatore di Tex e fondatore della casa editrice Audace. Nel 1957 prende in mano la casa editrice Cepim, la futura Sergio Bonelli Editore, una delle case editrici di fumetti più importanti (come numero di copie stampate) nel panorama italiano, subentrando nella direzione alla madre Tea.

Intraprende anche la strada della sceneggiatura con lo pseudonimo di Guido Nolitta, scelto per evitare di essere confuso con il padre. In tale veste la sua prima fatica è la serie Un Ragazzo nel Far West pubblicato a partire dal 1958 e realizzato graficamente da Franco Bignotti. Due anni dopo scrive Il Giudice Bean che verrà realizzato da Sergio Tarquinio e pubblicato solo nel 1963 nella collana Gli Albi Del Cow Boy. Nel 1961 crea uno dei più grandi successi della casa editrice: Zagor, personaggio "ibrido" tra Tarzan e il western, con forti incursioni nel fantastico, grazie al quale Bonelli può dar sfogo a tutta la sua passione per il genere avventuroso in tutti i suoi aspetti.

Quattordici anni dopo, nel 1975, darà vita a quello che considererà sempre il suo figlio prediletto: Mister No uno scanzonato ex soldato statunitense che vive nella Manaus degli anni cinquanta. È anche il primo sceneggiatore a sostituire suo padre sulla pagine di Tex dove esordisce con la storia dal titolo Caccia all'uomo disegnata da Fernando Fusco e pubblicata sul numero 183 della serie datato gennaio 1976.

Per i disegni di Aurelio Galleppini realizza poi L'uomo del Texas volume della collana Un uomo un'avventura. Uno dei suoi maggiori meriti sarà quello di non soffocare la personalità degli autori (specie dei disegnatori) che si affiancheranno di volta in volta ai creatori di una serie al fine di rendere omogeneo lo stile, ma di lasciare libero sfogo alle interpretazioni dei vari autori, per esaltarne le qualità. Il suo amore per i grandi autori lo ha portato a fare scelte coraggiose e a pubblicare serie di grande prestigio che non sempre hanno avuto il successo sperato, come la collana Un uomo un'avventura, e a puntare su personaggi innovativi e coraggiosi come per esempio Ken Parker o Dylan Dog. Quest'ultimo, divenuto uno maggiori successi nell'editoria a fumetti italiana, sarà capace all'apice della sua parabola di strappare il primato di vendite a Tex.

Anche Bergamo conta numerosi appassionati dei personaggi dell'editore Bonelli. I suoi disegnatori spesse volte sono giunti in città e in provincia per mostre, incontri, convegni, in particolare nelle fumetterie e librerie specializzate, come Arcadia Oltre Le Nuvole di via don Luigi Palazzolo e la Comix Revolution in galleria Fanzago. Bonelli era stato in città l'ultima volta proprio all'Arcadia, nel 2002: «Lo ricordo benissimo, era una persona alla mano e molto umile - racconta Massimiliano Zazzi, ai tempi titolare di rcadia e ora alla guida della Comix Revolution -. Possiamo dire che è stato il veri e unico magnate del fumetto in Italia, amante della divulgazione popolare di questo mezzo di comunicazione: da qui pubblicazioni sempre molto ampie ma a prezzi concorrenziali. Bonelli era anche un uomo attento al prossimo e nella sua casa editrice si è sempre lavorato con grande onestà e serietà, dando valore a tutti i disegnatori e cercando di valorizzare i pregi di ciascuno».

Alla mano con tutti e molto umile con i suoi fan: «Quando gli chiedevano come aveva fatto a creare il fenomeno - continua Zazzi -, lui rispondeva che era stata solo fortuna mentre la ricchezza della sua casa editrice è stata quella di avere grandi personaggi e grandi storie sempre nuove da raccontare».

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