Foppa, lo scudetto va in mostra
Esposto alla Gamec di Bergamo

Il trofeo che rappresenta lo scudetto 2010/2011, conquistato dalla Norda Foppapedretti lo scorso 6 giugno, sarà in mostra alla Gamec di Bergamo, nell'ambito della mostra «Il Belpaese dell'Arte - Etiche ed Estetiche della Nazione».

Il trofeo che rappresenta lo scudetto 2010/2011, conquistato dalla Norda Foppapedretti lo scorso 6 giugno al Forum di Assago, sarà in mostra da mercoledì 28 settembre alla Gamec di Bergamo, nell'ambito della mostra «Il Belpaese dell'Arte - Etiche ed Estetiche della Nazione», che si concentrerà sulle eccellenze del made in Italy e resterà in esposizione fino al 19 febbraio.

L'ottavo Scudetto del Volley Bergamo affiancherà la maglia rosa di Felice Gimondi, la maglia azzurra del capitano della Nazionale di calcio Giacinto Facchetti, la coppa Europa di sci e la divisa della «Valanga azzurra» di Fausto Radici. Ma non solo. L'esposizione è stata infatti realizzata per proporre l'immagine dell'Italia nel mondo nella molteplicità delle sue espressioni visive: dal cinema all'arte, dalla letteratura al Made in Italy, dalla cultura d'élite a quella popolare, attraverso 200 opere di grandi artisti italiani e internazionali, ma anche di «cose e fatti» dall'Ottocento ai nostri giorni come gli scritti di Rita Levi Montalcini grazie ai quali le è stato assegnato il premio Nobel.

L'iniziativa si inserisce nella serie di celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, dimostrando quanto la creazione artistica abbia influenzato in maniera determinante l'organizzazione pratica della vita sociale italiana. Ogni sala ospita oggetti – ex voto, libri, trofei s portivi – divenuti icone mondiali dell'identità dell'Italia: la loro presenza pone a confronto l'ideale puro di un'arte d'avanguardia e le testimonianze di una creatività spontanea, popolare o industriale. Attraverso la mostra si esplorano luoghi e momenti che partecipano all'origine e alla costruzione dello Stato-Nazione come fenomeno unitario: la bandiera, la lingua, l'inno, il confine, la mappa, la cultura religiosa, il monumento, lo sport, anche attraverso opere che mimano o definiscono forme di rappresentanza politica, estetica, geografica o identitaria, grazie alle quali si oltrepassano i limiti dell'oggetto artistico per procedere ad un confronto diretto con la realtà e le sue strutture di appartenenza.

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