Sabato 01 Ottobre 2011
Quando il cibo si fa nero
Una mostra in Santa Caterina

Significativa la spiegazione che l'artista dà a questi quadri: «Bei tempi quelli de “I mangiatori di patate” di Van Gogh, ora puoi ordinare il cibo via internet e fra un po' ti esce direttamente dal computer: se vuoi le patate schiacci “Esc”, se vuoi un risotto con gli asparagi premi “Ctrl”. La liquirizia è nera come gli spaghetti al nero di seppia, ma il nero del computer, del televisore, dell'asfalto e dell'aria che respiriamo diventa psicologico, la comunicazione diventa nera. Paradossalmente lo stare a tavola, momento di condivisione e di comunicazione per i cristiani, diventa momento di scontro, ci si vede ormai solo in questi frangenti e si buttano fuori le tensioni accumulate».
«In questa raccolta cerco di esprimere anche quello che succede nel nostro corpo dopo che abbiamo ingerito frasi sconnesse, cibi più o meno avariati - commenta l'artista -: inevitabilmente si formano tanti buchi neri, macchie sospette, masse corporee nere che viaggiano dalla testa ai piedi, diventano un problema quando si concentrano tutti nella stessa zona. Con i collages su tela mi diverto ad assemblare elementi diversi così come sulla tavola si incontrano situazioni diverse. Elemento comune fra il cibo e i collages? La colla».
Per info tel.035.225049. www.enotecazanini.it
fa.tinaglia
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