Piazza Vecchia: sotto l'Hospitium
ritrovati i resti del Foro Romano

Si apre sabato mattina 14 aprile la giornata di studi che riepiloga i risultati di anni di scavi e di indagini nell'antico «Hospitium Comunis Pergami», chiamato anche Palazzo del Podestà, accanto al Campanone, dove è stato ricavato il Museo del Cinquecento.

Si apre sabato mattina 14 aprile la giornata di studi che riepiloga i risultati di anni di scavi e di indagini nell'antico «Hospitium Comunis Pergami», chiamato anche Palazzo del Podestà, accanto al Campanone, dove è stato ricavato il Museo del Cinquecento.

Ma nel sottosuolo sono emersi gli strati antichi della città, a partire dagli insediamenti del X secolo avanti Cristo. È tornata alla luce una lunga parete (circa trenta metri) con i resti delle botteghe: si ritiene sia parte del muro perimetrale del Foro.

Era il 12 agosto del 1197 quando nel palazzo esercitava la giustizia un giudice e assessore del Comune di Bergamo, tale Talamacius. Oggi non sappiamo chi fosse, né che faccia avesse e neppure se fosse un uomo dabbene, se avesse una moglie e dei figli. Ma in quel tempo era una persona importante, un collaboratore del podestà di Bergamo, Belotto Bonseri. Il palazzo era messo a disposizione dai Suardi, era il palatium Suardorum, che da quella data divenne sede e residenza del podestà di Bergamo diventando «Hospitium domini Potestatis».

Il cuore della città. L'«Hospitium» si trovava in Città Alta, accanto al Campanone, dove oggi si apre Piazza Vecchia. Dell'antico palazzo nei secoli si era persa l'esatta cognizione, fino agli anni Novanta del secolo scorso, quando si comprese che gli edifici attorno al Campanone rappresentavano proprio quello che restava del cuore della città medievale, del palazzo del Podestà, anzi, dell'Hospitium. Cominciarono i lavori di restauro e di scavo, e si decise che l'hospitium sarebbe diventato parte del museo della città.

Tre diverse amministrazioni comunali hanno lavorato al progetto, con coerenza. Nelle scorse settimane in una parte del palazzo restaurato è stato aperto il Museo del Cinquecento bergamasco. Oggi un convegno presenta alla città la conclusione e l'esito degli scavi archeologici compiuti in questi anni nell'hospitium: ne emerge uno spaccato di grande interesse, che va dagli indizi di insediamenti umani attorno al mille avanti Cristo fino al periodo romano e al medioevo.

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