Le incisioni di Bonetti alla Gamec
Nuova mostra fino a luglio

Dal 6 giugno al 1° luglio lo Spazio ParolaImmagine della Gamec ospita la mostra «Gianfranco Bonetti – Incisioni». L'esposizione presenta 46 incisioni che entrano a far parte della Collezione permanente della Galleria grazie alla donazione del Trust Pittore Bonetti.

Dal 6 giugno al 1° luglio lo Spazio ParolaImmagine della Gamec ospita la mostra «Gianfranco Bonetti – Incisioni». L'esposizione presenta 46 incisioni che entrano a far parte della Collezione permanente della Galleria grazie alla donazione del Trust Pittore Bonetti.

Una scelta, questa, che rientra nel quadro della valorizzazione dell'opera dell'artista e si iscrive coerentemente nell'incremento ragionato delle raccolte del Museo, che dispongono ormai di interessanti nuclei grafici di artisti che hanno scelto la città di Bergamo quale luogo privilegiato per la loro attività.

Per Gianfranco Bonetti (Bergamo, 1947-2007) l'incisione presupponeva un senso definitivo dell'immagine e fungeva da luogo di riflessione sull'arte e «su quello che la riguarda più strettamente», come egli stesso affermava.

La mostra si articola in tre sezioni: una dedicata ai ritratti di alcuni protagonisti della cultura del ‘900 che avevano attratto Bonetti (Luchino Visconti, Jean-Paul Sartre, Federico Zeri, Giovanni Testori, Alberto Giacometti, Francis Bacon); la seconda di d'après, rielaborazioni di opere di altri artisti; la terza di autoritratti. Presenti in mostra alcuni dipinti dell'artista tra cui il ritratto intenso e raffinato di Gino Battagion, che appartiene alla collezione del museo.

Dal carattere difficile, spesso spiazzante, paradossale, di una timidezza intima, Bonetti è stato una persona vorace, in tutto, estremamente curioso, con uno spiccato senso dell'ironia, dotato di un gusto personale, sobrio ed elegante. Era pessimista nei confronti del mondo, ma insieme molto aperto nei rapporti umani.

Inoltre, dal 6 giugno al 1 luglio 2012 nello Spazio Caleidoscopio della Collezione Permanente saranno ospitate alcune opere realizzate negli anni Venti dall'artista bergamasco Giulio Vito Musitelli (1901- 1990), tra cui un ritratto parte della collezione del museo.

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