Santori e Pfm insieme
Progetto classicamente pop

La Pfm di Franz Di Cioccio, Francone Mussida e Patrick Dijvas è in cerca di orchestra. Il maestro c'è già. Si chiama Bruno Santori e lavora da più di un anno al progetto di «In Classic»: l'idea di portare un gruppo pop nel cuore della scrittura classica.

La Pfm di Franz Di Cioccio, Francone Mussida e Patrick Dijvas è in cerca di orchestra. Il maestro c'è già. Si chiama Bruno Santori e lavora da più di un anno al progetto di «In Classic»: l'idea di portare un gruppo pop nel cuore della scrittura classica.

Niente di nuovo. Pop sinfonico e rock progressivo - da Emerson, Lake & Palmer in poi - qualcosa han già detto in materia, ma la Premiata Forneria Marconi, complice il maestro bergamasco, coltiva un'idea più ambiziosa. Il live di «In Classic» si è già rodato in diverse occasioni, acclamato anche in Giappone; ora si pensa al disco.

«Giusto l'altra sera in Città Alta io, Franz e Iaia De Capitani, la manager della Pfm, ne abbiamo parlato a lungo – racconta Santori –. Stiamo definendo quali logiche seguire nella realizzazione del progetto. Il lavoro è complesso. Il concerto stesso presenta difficoltà notevoli che sono date dall'incontro delle due realtà anche sul piano delle sonorità».

«Partiamo dal rispetto totale delle partiture di Verdi, Mascagni, Rossini, La danza macabra di Saint Saëns, La grande Pasqua russa di Korsakov, Nabucco, Guglielmo TellIl flauto magico di Mozart. L'italiana di Mendelssohn coesiste con Celebration, il pezzo storico della Pfm. Ci sono parti riscritte dal gruppo e orchestrate in stile classico. Band e orchestra si alternano e hanno momenti d'insieme. A volte accade che il gruppo suoni sulle partiture così come sono, senza stravolgerle, appoggiando le sonorità rock sul lavoro orchestrale».

Leggi di più su L'Eco di domenica 19 agosto

© RIPRODUZIONE RISERVATA