Musica e poesia per il 13 dicembre
Morricone festeggia Santa Lucia

Sarà una grande notte quella di Santa Lucia. E non solo per i bambini. Alessandro Bottelli, poeta e scrittore bergamasco, ha ideato un progetto per il 13 dicembre coinvolgendo dei pezzi da novanta della cultura italiana. Tra cui Ennio Morricone.

Sarà una grande notte quella di Santa Lucia. E non solo per i bambini. Alessandro Bottelli, poeta e scrittore bergamasco, ha ideato un progetto per il 13 dicembre coinvolgendo dei pezzi da novanta della cultura italiana. Compositori, poeti e scrittori hanno messo la loro generosità al servizio dell'infanzia meno fortunata.

L'evento è in agenda le sere del 12 e del 13 dicembre (inizio alle ore 21) nella chiesa di San Leonardo in Largo Rezzara. Santa Lucia è molto amata dai bambini di tutta Italia, ma a Bergamo in modo particolare. La notte tra il 12 e il 13 dicembre è attesa con ansia e trepidazione, generazione dopo generazione. Bottelli ha pensato a un unico evento suddiviso in due serate. Ha chiesto a una dozzina di compositori italiani di musicare un testo scritto da lui stesso e ispirato a un quadro raffigurante Santa Lucia del pittore secentesco Carlo Ceresa (la tela, appartenente a una collezione privata, sarà esposta nella chiesa in entrambe le serate).

Tra i compositori che hanno aderito all'iniziativa – Riccardo Castagnetti, Roberto Cognazzo, Bianca Maria Furgeri, Carlo Galante, Sergio Gianzini, Riccardo Giavina, Angelo Mazza, Luca Mosca, Marco Mojana, Rossano Pinelli – spicca il nome di Ennio Morricone, che ha inviato una nuova composizione, scritta appositamente. L'opera del grande artista romano, autore delle colonne sonore dei più celebri film italiani e stranieri, sarà eseguita a Bergamo in prima esecuzione mondiale. All'esecuzione delle nuove partiture verranno alternate letture di poesie e racconti inediti dedicati al tema della luce e della santa, scritti appositamente per l'occasione dai più importanti poeti e narratori italiani.

L'iniziativa, di carattere benefico, è organizzata dall'agenzia di promozione spettacolo e cultura «Come un fior di loto» di Federica Cavalli. È finalizzata a raccogliere fondi per il finanziamento di borse di studio a favore di fanciulli ipovedenti di cui si occupa l'associazione Arlino (Associazione di ricerca a livello infantile e adolescenziale di natura oculare), attiva dal 2005 agli Ospedali Riuniti.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 27 novembre

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