Piazza Brembana, si chiude
Addio al cinema dopo 61 anni

Piazza Brembana - «Vorrei morire qui, facendo girare la pellicola. Qui c'è tutta la mia vita». Angelo Donati sembra quasi accarezzare il vecchio proiettore di sua proprietà che l'ha accompagnato in un'avventura straordinaria chiamata cinema.

«Vorrei morire qui, facendo girare ancora quella pellicola. Qui c'è tutta la mia vita». Angelo Donati sembra quasi accarezzare il vecchio Fedi, il proiettore di sua proprietà che l'ha accompagnato in un'avventura straordinaria chiamata cinema.

L'altra sera ha riavvolto le «pizze» per l'ultima volta, quelle del film «Io e te», di Bernardo Bertolucci. In sala 12 spettatori paganti. Anche per Piazza Brembana e tutta l'alta valle, probabilmente, è calato il sipario su un'epoca, quella fatta di celluloide, di miti hollywoodiani, starlette e 35 millimetri.

Fagocitati prima dalla tivù, poi da Internet, ora dal digitale e dai nuovi divertimenti dei giovani, più inclini anche per la settima arte ai confort stile «Cola e pop-corn» della multisala di Curno.

Il futuro di quello che fino a oggi è rimasto il cinema-teatro Nuovo è ancora da scrivere. La proprietà è della parrocchia che dovrà valutare costi e tempi di un'eventuale riapertura. «Noi giriamo ancora con la vecchia pellicola ma tra un anno bisognerà adeguarsi al digitale – dice il parroco don Alessandro Beghini – e poi la struttura è da riammodernare. Forse occorrerà pensare a un utilizzo prevalentemente legato al teatro».

Tutto su L'Eco di Bergamo del 29 gennaio

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