«La ghiacciaia del maestro»
Con Orobie in Valle Imagna

La ghiacciaia: una struttura d'altri tempi, quando il ghiaccio artificiale era inimmaginabile. Orobie, il mensile che si occupa di montagna, ha dedicato nel numero di luglio un ampio servizio a una delle ghiacciaie meglio conservate della Lombardia. Sfoglia un'anteprima

La ghiacciaia: una struttura d'altri tempi, quando il ghiaccio artificiale era inimmaginabile, e men che meno si sarebbero potute concepire celle frigorifere. Allora gli alimenti deperibili si conservavano così: un locale scavato nel sottosuolo dove la neve, ammassata e compressa in inverno, si trasformava ben presto in un blocco di ghiaccio che durava anche nei mesi più caldi.

Orobie, il mensile che da quasi vent'anni si occupa di montagna e cultura alpina, ha dedicato nel numero di luglio un ampio servizio a una delle ghiacciaie meglio conservate della Lombardia. Siamo nel cuore del borgo medievale di Amagno, in valle Imagna, poche case dopo la chiesa parrocchiale, dove l'amministrazione di Strozza con il fondamentale contribuito di Giuseppe Ghidorzi, milanese di origini, ma imagnino d'adozione (ha una casa all'ingresso di Amagno, dove da 37 anni trascorre fine settimana) ha sistemato splendidamente la ghiacciaia della cosiddetta Cà del Maestro bellissimo palazzetto secentesco.

L'occasione per scoprirla - sfoglia un'anteprima - arriva puntualmente ogni anno il terzo weekend di luglio, quando in occasione importante della manifestazione «Momenti diVini», organizzata dal gruppo alpini e dalla biblioteca, vengono organizzate visite guidate all'antico locale dove prossimamente verrà allestito anche un piccolo museo.

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