Notti di Luce, martedì in Basilica
la preghiera jazz di Coltrane

Continua la magia di Notti di Luce. Il prossimo appuntamento è per  martedì 1 settembre alle 21, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, per il concerto «A Love Supreme», unanimemente considerato l’apice artistico e umano del noto sassofonista americano John William Coltrane, uno dei più grandi protagonisti del jazz mondiale.

Registrato nel dicembre del 1964, «A Love Supreme» non è soltanto un capolavoro musicale ma una vera e propria preghiera in musica, nata da un profondo misticismo religioso dell’autore. L’opera, strutturata in quattro movimenti - Acknowledgement (risveglio), Resolution (risoluzione), Pursuance (adempimento) e Psalm (salmo) – verrà proposta in una versione originale grazie all’interpretazione del quartetto del noto trombettista svizzero Franco Ambrosetti con Tony Arco alla batteria, Marco Esposito al basso e Claudio Angeleri al pianoforte, e dell’Orchestra d’archi Enea Salmeggia con la direzione e gli arrangiamenti di Gabriele Comeglio, che ha composto per l’occasione alcuni interludi per orchestra ispirati dagli assoli di Coltrane.

L’attore bergamasco Pietro Ghislandi introdurrà il concerto attraverso la lettura di una preghiera scritta da Coltrane stesso. Grazie al lavoro dei light designer Enzo Catellani e Domenico Egizi, sulla facciata della basilica verranno duplicate alcune immagini iconografiche tratte dalle tarsie di Lorenzo Lotto ospitate all’interno della chiesa, dal titolo «Le tarsie della pace». Il concerto è realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo e in collaborazione con la Fondazione Mia. L’ingresso è libero e gratuito.

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