Al Qoelet torna Lontano Presente: è l’«Anno della Tigre»

La rassegna che si svolge nel quartiere di Redona a Bergamo, in questa edizione dedica incontri, film e una mostra alla Cina. Si parte venerdì 7 ottobre alle 21con l’incontro con il giornalista Gabriele Battaglia.

Dopo due anni di riflessione incentrati su temi posti alle nostre comunità dalla pandemia (l’accompagnamento alla morte e le forme del vivere quotidiano nei quartieri), la rassegna «Lontano Presente» torna in questa edizione alla sua ispirazione originaria di finestra sul mondo, con l’obiettivo di aprire squarci di conoscenza su paesi e popoli che sembrano lontani geograficamente, ma che fanno parte e danno forma al tempo presente in cui viviamo.

Quest’anno l’attenzione si concentra sulla Cina, immenso paese con più di un miliardo di abitanti, con un’economia spumeggiante e una grande capacità di espansione in molte aree del pianeta che porta a vederla come una superpotenza.

La guerra in Ucraina, che ha segnato drammaticamente questi primi mesi del 2022, ha aumentato le voci di una crescente contrapposizione globale tra Stati Uniti e Cina, che talvolta viene dipinta come l’inevitabile scenario futuro delle relazioni internazionali. È davvero così? Cosa si muove all’interno di questo grande paese, con una storia, una tradizione e una cultura politica millenaria che spesso non conosciamo pienamente? Quali sono le aspirazioni e le contraddizioni che ne agitano la società?

Sarebbe illusorio pensare di rispondere pienamente a questi interrogativi nel giro di pochi incontri. L’ambizione del programma di quest’anno della rassegna è tuttavia quello di offrire stimoli qualificati di informazione e approfondimento che possano ispirare la curiosità e la voglia di approfondimento, rifuggendo dal sensazionalismo e dagli stereotipi. A fronte dell’immagine banalizzata di una potenza militarizzata e compatta, vogliamo cercare di vedere meglio cosa accade nella provincia profonda e cosa si muove nella pancia del paese.

Il programma

La rassegna si apre venerdì 7 ottobre con l’incontro con Gabriele Battaglia, giornalista e collaboratore della Radiotelevisione svizzera e di Radio Popolare, autore di «Massa per velocità. Un racconto dalla Cina profonda» (Prospero Editore, 2021). Partendo dal diario della quarantena a Pechino e da parecchi viaggi nelle province interne della Cina, alternando narrazioni e analisi, Battaglia offre uno spaccato di alcune caratteristiche cinesi che sono profondamente inscritte nella cultura locale e al contempo difficili da decodificare: la mobilitazione di massa come risposta alle situazioni di emergenze, le forme di controllo e di fuga, il ruolo dello stato come promotore di sviluppo, la tensione tra governo centrale e poteri locali.

Il secondo incontro di venerdì 14 ottobre descrive queste stesse dinamiche attraverso la narrazione cinematografica:«I figli del Fiume Giallo» di Jia Zhangke, presentato in concorso al festival di Cannes del 2018, è una storia di gruppi malavitosi, polverose città minerarie, nuove aree di sviluppo economico, sopravvivenza e arte di arrangiarsi ai margini dell’immagine trionfante di grattacieli sfavillanti, grandi infrastrutture e benessere galoppante.

La terza serata di venerdì 22 ottobre è dedicata alla difficile posizione della Chiesa cattolica all’interno della Repubblica popolare cinese. Come noto, il congelamento dei rapporti tra il governo di Pechino e la Santa Sede, soprattutto sul tema della nomina dei vescovi, ha portato fino ai giorni nostri a una spaccatura tra l’Associazione patriottica cattolica, allineata al governo della Repubblica popolare, e la Chiesa «sotterranea», rimasta segretamente fedele al Vaticano. Eppure le relazioni diplomatiche, per quanto ancora senza un pieno riconoscimento reciproco, proseguono e hanno portato nel 2018 a un accordo quadro che potrebbe precludere a una lenta normalizzazione dei rapporti. Interverranno a questa serata Padre Luigi Bonalumi del PIME e Marco Cocco.

La rassegna si chiude venerdì 28 ottobre con un incontro con Monica Dematté, saggista, fotografa e curatrice di musei e mostre d’arte in numerose città cinesi. Con questa serata puntiamo ad avere un punto di vista diverso sui fermenti e le nuove energie che attraversano la società, attraverso alcuni aneddoti di vita quotidiana e incontri che non nascono dalla fascinazione per l’esotico, ma dal gusto della scoperta della diversità e della distanza senza doverla a tutti i costi ingabbiare in cornici teoriche e massimi sistemi.

La mostra

A corredo della rassegna sarà allestita la mostra Viaggio in Occidente, con una selezione di marionette e burattini della tradizione cinese, appartenenti alla collezione di Mario e Giorgio Pasotti. La mostra, realizzata in collaborazione con Luca Loglio, direttore della Fondazione Benedetto Ravasio – Museo del burattino, sarà aperta durante tutte le quattro serate della rassegna e nelle mattine riservate alle classi della scuola elementare Giovanni Pascoli in visita guidata con le/i loro insegnanti.

Le serate sono tutte a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA