Bergamo celebra il Botticelli
Mostra in Carrara, due pagine su «L’Eco»

Alla Carrara fino al 28 gennaio 2019, poi a Boston. Ricongiunte due tavole di Botticelli che raccontano la sua arte.

L’eccezionalità del progetto nasce dalla ricongiunzione di due tavole di Botticelli, a Bergamo fino al 28 gennaio 2019, dal 14 febbraio a Boston: si tratta de la Storia di Virginia Romana, in Carrara, con il pendant conservato negli Stati Uniti, la Storia di Lucrezia.

Le due opere non sono mai state più ricongiunte dalla fine dell’Ottocento. Realizzate a Firenze per una residenza, di cui si discute ancora l’identificazione, sono rimaste lì finché non sono state vendute. Un pezzo, la Storia di Virginia Romana, è acquistato da Giovanni Morelli, mentre l’altro prende la via di una collezione inglese, finché il grande storico dell’arte americano Bernard Berenson non convince Isabella Stewart Gardner a comperarlo. Com’è noto Morelli, all’atto della morte nel 1891, dona tutta la propria collezione alla Carrara, di cui costituisce un nucleo importantissimo, con tre Botticelli.

La mostra si pone l’obiettivo di sviluppare la conoscenza e l’interpretazione di Botticelli. Questo perché di Botticelli si conoscono la Primavera e la Nascita di Venere, il periodo felicissimo dell’ambiente mediceo. L’ultimo Botticelli è sempre stato lasciato un po’ in disparte. Questa mostra lo mette in primo piano in tutta la sua straordinaria bellezza e grande cultura.

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