Bergamo Jazz, grande attesa per il concerto di Brad Mehldau al Teatro Donizetti

Il festival Il pianista originario della Florida si esibirà in totale solitudine. Ricco programma della terza giornata con il quintetto del violinista francese Régis Huby e il progetto del clarinettista milanese Federico Calcagno.

Grande attesa per il concerto di Brad Mehldau, indiscussa star della terza giornata di Bergamo Jazz 2022, in programma sabato 19 marzo (ore 21): il pianista originario della Florida si esibirà in totale solitudine rappresentando l’unico evento concertistico della serata al Teatro Donizetti, come da suo desiderio, per poter regalare al pubblico del Festival una lunga performance, dopo l’annullamento del suo concerto in trio del 2020 a causa del primo lockdown. Il concerto è tutto esaurito.

Quintetto all’auditorium di piazza della Libertà

Dopo l’esibizione della chitarrista americana Ava Mendoza all’Accademia Carrara, in mattinata, il programma prevede alle 17, all’auditorium di piazza della Libertà, l’esibizione di una compagine europea di recentissima costituzione, diretta dal violinista francese Régis Huby e forte del contrabbassista connazionale Claude Tchamitchian, del trombettista inglese Tom Arthurs, del chitarrista scandinavo Eivind Aaarset e del batterista italiano Michele Rabbia.

«Scintille di Jazz» al Daste

Per la rassegna «Scintille di Jazz», il piccolo Festival nel Festival dedicato ad artisti emergenti e curato da Tino Tracanna, alle 19, Daste ospiterà il clarinettista milanese Federico Calcagno, realtà ormai affermata del nuovo jazz made in Italy, e i suoi «The Dolphians», in omaggio al grande polistrumentista Eric Dolphy (evento sold out), mentre alle 22.30 il Dieci 10 accoglierà sul suo palcoscenico il trio del sassofonista milanese Nicolò Ricci.

Domenica 20 marzo

La quarta e ultima giornata di Bergamo Jazz 2022, domenica 20 marzo, si apre alle 11, alla Sala di Porta Sant’Agostino, con l’avventuroso, alchemico duo formato dal trombettista americano Rob Mazurek, uomo di punta delle avanguardie jazzistiche d’Oltreoceano, e dall’italiano Gabriele Mitelli, che con il collega condivide anche la passione per sonorità digitali.

Itinerario dell’acqua (sold out)

In concomitanza con il concerto alla Sala Porta Sant’Agostino, domenica 20 marzo, novità di quest’anno, è stato organizzato un «Itinerario dell’acqua», che si collega allo spirito verde di Bergamo Jazz, sancito dall’entrata del Festival nella rete nazionale «Jazz takes The Green». In collaborazione con Uniacque, partner della Fondazione Teatro Donizetti, è stato predisposto un vero e proprio percorso dell’acqua che si sviluppa in Città Alta su un tratto di strade e viuzze di circa 3 chilometri in 12 tappe, tra cisterne, fontane e lo storico lavatoio di via Mario Lupo. L’iniziativa ha riscosso grande successo, tutti esauriti i posti disponibili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA