Bergamo riabbraccia la Mai - Video
Gori: cuore della vita culturale della città

«Per Bergamo è una giornata di festa. Restituiamo ai cittadini un patrimonio di grande importanza, il cuore della vita culturale della città». Così il sindaco Giorgio Gori nel giorno, venerdì 15 gennaio, della riapertura della biblioteca civica Angelo Mai in Città Alta.

«Oggi è un giorno importante per la comunità bergamasca, per tutti i cittadini lombardi e non solo: la riapertura del Salone Furietti della biblioteca civica Angelo Mai di Bergamo rappresenta un esempio straordinario di investimento pubblico nel patrimonio culturale». È intervenuta così l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini, durante la cerimonia di inaugurazione del Salone Furietti della Biblioteca Civica Mai di Bergamo. Restaurati libri, quadri e arredi.

«La Civica Biblioteca Angelo Mai - ha sottolineato l’assessore - rappresenta una delle principali biblioteche storiche italiane di conservazione. Possiede notevoli fondi librari e archivistici di varia natura e provenienza, fra cui le raccolte librarie Tassiana e Manzoniana, la parte antica dell’Archivio storico comunale di Bergamo, numerosi autografi e carteggi (dal Cinquecento al Novecento) e una ricca collezione di pergamene».

La Biblioteca fa parte del Polo regionale lombardo Sbn (rete del Servizio Bibliotecario Nazionale) a cui è stata tra le prime ad aderire (1986). Tutte le edizioni acquisite da quel momento sono pertanto presenti nel catalogo regionale on-line, e con diversi interventi sostenuti dalla Regione Lombardia si sta recuperando il catalogo storico. In particolare, negli ultimi tre anni tramite i bandi regionali sono stati assegnati contributi per 48.600 euro per catalogazione e riordino dei fondi librari e archivistici. La biblioteca Mai ha inoltre partecipato attivamente al progetto «Biblioteca Digitale Lombarda», grazie al quale, con un intervento di Regione Lombardia finanziato con fondi europei, sono state digitalizzate circa 250.000 pagine relative a codici miniati, incunaboli, carte geografiche, fotografie e periodici storici.

«Oggi - ha precisato ancora l’assessore Cappellini - restituiamo ai lombardi un patrimonio culturale straordinario e, se questo è stato possibile, è soprattutto grazie al prezioso e concreto intervento di Regione Lombardia che nel 2013/14 ha concesso un contributo di 385.000 euro, a fronte di un costo complessivo di 550.000 euro». «Interventi concreti - ha concluso l’assessore Cappellini - che testimoniano una volta di più l’attenzione della Giunta Maroni per il patrimonio culturale lombardo».

Ricordiamo che sabato 16 gennaio, dalle 14 alle 18, e domenica 17, dalle 10 alle 18, la biblioteca sarà aperta alla città con visite guidate: c’è anche una mostra che racconta la Mai. Da lunedì la biblioteca riprenderà la sua normale attività dopo i due mesi di chiusura per il riallestimento.

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