Bergamo, stupore in S. Andrea
Sotto la chiesa è rinato un teatro

Da cripta a palcoscenico. Una sala da 100 posti per il Cut e la comunità. Inaugurazione a inizio dicembre. Don Gusmini: «Luogo di riferimento per i parrocchiani».

Sorpresa, c’è un teatro sotto la chiesa di Sant’Andrea in via Porta Dipinta. Un palcoscenico sconosciuto ai più, rimasto chiuso per anni. Singolare la sua collocazione: all’abside e al presbiterio corrisponde, sotto, la platea, mentre dove corre la navata nel sotterraneo si aprono sipario e palco. Progettato come chiesa ipogea (cripta), realizzata insieme al resto dell’edificio tra il 1840 e il 1847, nel corso degli anni questo spazio è stato destinato a diversi utilizzi: teatro, oratorio, campo da basket, calcio e pallavolo. Rimesso a norma grazie a Brembo Spa (Alberto e Cristina Bombassei), Rotary Club Bergamo Nord, ai partecipanti alla Millegradini e ad altri enti e sponsor, ora torna ad aprire il sipario ospitando il Centro Universitario Teatrale sotto la direzione artistica di Claudio Morandi con Giuliano Gariboldi docente del Cut. Il primo teatro, in realtà, risale al 1951 quando l’allora parroco don Antonio Galizzi decise di trasformare la chiesa ipogea in cineteatro, con palco, quinte, sipario e una cabina per proiezioni cinema.

«Erano attive due compagnie teatrali – dice il parroco don Giovanni Gusmini - una composta da ragazzi, l’altra da adulti, e si organizzavano rassegne teatrali ed esibizioni canore e musicali. Col tempo prevalse la necessità di adattare la sala a oratorio: vennero installati un canestro, i pali per la rete da pallavolo, furono disegnate sulle pareti le porte per giocare a calcio, mentre in quello che in origine era il foyer si tenevano le lezioni di catechismo per ragazzi (le ragazze si radunavano dalle suore Orsoline del Pensionato alla chiesa di San Michele al Pozzo Bianco). La sala rimase in uso fino agli anni ’90, quando le attività oratoriane vennero concentrate al Seminarino». Lo spazio venne chiuso – salvo un periodo in cui fu destinato a studio del restauratore Pirovano – fino al 2016, quando venne riaperto in alcune sere dei mesi invernali per ospitare le prove del musical «Blind Odyssey», messo in scena dalla compagnia TeatroSì dell’Oratorio del Seminarino nell’ex-Casinò di San Pellegrino (maggio 2017).

La rinascita del teatro si deve anche a un incontro fortuito fra don Gusmini e Annamaria Testaverde, Ordinario di Storia del Teatro all’Università degli Studi di Bergamo, e ai contatti con Claudio Morandi e Giuliano Gariboldi, i quali hanno poi deciso di trasferire la sede del Cut nel teatro S.Andrea, in comodato d’uso gratuito I lavori – ormai al capolinea - hanno interessato l’impianto elettrico, il riscaldamento, una profonda pulizia restauratrice del pavimento, il ripristino di alcuni intonaci rovinati dalle infiltrazioni, l’utilizzo di tessuti ignifughi per sipari e tendaggi di sala e di scena. A breve sarà montato un servoscala per disabili lungo la scalinata d’accesso. Al lati del sipario campeggiano alcune decorazioni degli Anni Cinquanta di Albano Pressato, raffiguranti le maschere di Arlecchino e Pulcinella. Ma il pezzo forte arriverà nei prossimi. Nella parte absidale del teatro verrà infatti installato un pianoforte a gran coda Steinway del 1932, già appartenuto a Giorgio Zaccarelli, per due mandati sindaco di Bergamo. Il teatro – 100 posti a sedere – sarà ufficialmente inaugurato a inizio dicembre alla presenza del vescovo monsignor Francesco Beschi e di numerose autorità.

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