Berti, Bertè e Camaleonti
A Gandino parata di stelle

Un tuffo nel passato, ma anche la conferma di talenti senza tempo e inarrivabili professionalità. Serata di grandi emozioni sabato 10 maggio a Gandino, dove sul palco Teatro Loverini si sono esibite le star della canzone italiana degli anni ’60 e ’70.

Un tuffo nel passato, ma anche la conferma di talenti senza tempo e inarrivabili professionalità. Serata di grandi emozioni sabato 10 maggio a Gandino, dove sul palco Teatro Loverini si sono esibite le star della canzone italiana degli anni ’60 e ’70.

La serata, organizzata dalla Scuola di Ballo di Mery Anesa e presentata da Beppe Locatelli, ha ripercorso gli anni di Bandiera Gialla, la mitica trasmissione radiofonica con cui Renzo Arbore e Gianni Boncompagni portarono in Italia l’onda dei nuovi suoni d’oltremanica e oltreoceano.

A dar fuoco alle polveri è stato Gianni Pettenati, che ha cantato «la Rivoluzione» e la «Tramontana», non dopo aver infiammato la platea con la celeberrima “Bandiera Gialla”. Presentati da Beppe Locatelli si sono succeduti Tony Dallara («Come prima» e «Romantica» i suoi successi da «Urlatore») e i Camaleonti , che hanno proposto lenti immortali come «l’Ora dell’Amore» ed «Eternità».

In un crescendo di entusiasmo del pubblico in sala (alla faccia di un età media non proprio da teen agers) i cantanti hanno raccolto vere e proprie ovazioni, concedendo ciascuno una passerella all’esterno, dove davanti a due schermi giganti c’erano centinaia di fans che giocoforza non hanno trovato posto nel teatro esaurito da mesi. La voce blues di Aida Cooper (che ha ricordato Luigi Tenco con «Ciao Amore») ha introdotto l’inattesa sorpresa di un’ulteriore ospite: Loredana Berté. Ha preferito non cantare, ma non ha lesinato battute veraci come è nel suo stile.

Paky dei Nuovi Angeli ha portato la freschezza estiva di «Donna Felicità» e «Singapore», scritte da Roberto Vecchioni, ma ha anche emozionato tutti con una magistrale esecuzione al pianoforte di «Luci a San Siro», portata al successo proprio da Vecchioni. A sancire il definitivo successo di una serata resa possibile dal sostegno di Edilizia Interna di Renato Nodari (che ha offerto la serata in primis agli anziani della Fondazione Cecilia Caccia Del Negro di Gandino) è stato il brio senza tempo di Orietta Berti. «L’usignolo della musica italiana» ha raccolto applausi e standing ovation con «Tu sei quello», «L’altalena», «La via dei Ciclamini» e, ovviamente, «Fin che la barca va…» che ha letteralmente trascinato anche i venti ragazzi che animavano il palco. Poi di nuovo tutti sul palco trascinati da Pettenati: la Bandiera Gialla sventola ancora con orgoglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA