Concerto in Santa Maria Maggiore

Domenica 20 ottobre alle ore 17 in Santa Maria Maggiore si terrà il concerto dal titolo «Maria», oratorio di Marco Frisina per voce recitante, accompagnato dal coro da camera e dal coro polifonico «La Rocchetta» e dall’orchestra «Giovani strumentisti bresciani».

Nel linguaggio musicale, il termine «oratorio» sta ad indicare una composizione su ampio testo di argomento sacro, destinata ad essere eseguita (senza scene-costumi-azione teatrale) con soli coro e orchestra. Nel corso dei secoli - a partire dal 1500 - si sono cimentati in tale genere musicale sommi compositori italiani e stranieri, che hanno impreziosito con opere luminose il nostro patrimonio artistico. In questo contesto storico si inserisce a pieno titolo l’oratorio «Maria» di Marco Frisina, compositore contemporaneo, maestro di cappella della basilica di S. Giovanni in Laterano, autore di numerose colonne sonore di film, tra cui la serie televisiva sulla «Bibbia» e, più recentemente, sulla vita di «Papa Giovanni XXII».

Voce recitante: Giancarla Paladini

Solisti: Clara Ravasio - Eleonora Masneri - Paolo Pagani - Alberto Belometti

M° collaboratore: Virginia Magatelli

M° sostituto: Francesco Rota

Direttore del coro: Renzo Pagani

Direttore concertatore: Giuseppe Orizio di Francesco

Consulenza e ottimizzazione: Emiliano Facchinetti

Il testo dell’oratorio «Maria» è la libera versione poetica del racconto evangelico, scandito in sei quadri musicali, che illuminano i momenti salienti della vita della Vergine

«Questo oratorio - scrive l’autore - vuole essere un tentativo di ritorno al modo con cui San Filippo Neri (nel 1500 iniziatore di questo genere musicale) vedeva il rapporto parola-musica. Pur mantenendo i valori e le ricchezze della nostra tradizione musicale, l’autore ha cercato di creare un linguaggio maggiormente vicino alla sensibilità moderna ed alla comprensione di coloro che partecipano oggi all’annuncio del messaggio biblico, trasformando tutti - pubblico compreso - in esecutori e cantori della Parola di Dio».

(02/10/2002)

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