Concorso di poesia. In inglese
E bergamasco conquista Londra

Antonio Seccomandi, bergamasco, 23 anni, ex allievo del Sarpi, vive a Londra, dove è iscritto al terzo anno di Ingegneria allo University College. Partecipa a un concorso di poesia bandito da due delle più prestigiose università anglosassoni e si aggiudica la piazza d’onore.

Antonio Seccomandi, bergamasco, 23 anni, ex allievo del Sarpi e orgoglioso di esserlo, vive a Londra, dove è iscritto al terzo anno di Ingegneria chimica allo University College. Partecipa a un concorso di poesia bandito da due delle più prestigiose università anglosassoni, Yale (Lega dell’edera) e Ucl appunto: lo «Yale Ucl Poetry Competition».

Centoventuno partecipanti, quasi tutti americani e inglesi (popoli divisi da una lingua comune, diceva un poeta amante dei paradossi), comunque tutti madrelingua. Partecipa e rischia di vincere: lui, italofono di nascita e formazione, occupa la piazza d’onore.

Con un componimento del tutto atipico, dopo decenni di verso libero e aborrimento di rime e forme chiuse/tradizionali. Due volte due quartine e una terzina, tutti i versi legati da rime variamente alternate, perlopiù baciate. Il suo «poem» sarà presentato alla premiazione a settembre, ed è stato molto elogiato dalla giuria, composta da docenti di materie scientifiche e umanistiche dei due atenei. Oltreché, naturalmente, dal fondatore della manifestazione, professor John Martin, docente di cardiologia, laurea in teologia, autore di poesie pubblicate. Il suo intento è - spiega Antonio - «incoraggiare gli studenti a scrivere versi per ammorbidire gli aspetti più pesanti del training da medici e le aridità dell’ingegneria».

La competizione si tiene, con frequenza annuale, dal 2011. Negli anni scorsi le composizioni vincitrici sono state pubblicate su The New York Times. Nei giorni scorsi la Bbc ha dedicato un programma radiofonico alla manifestazione. Il premio consiste in 1500 dollari (1000 sterline). Tema libero.

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