Cracco critica la polenta di Maria
Ma la sua ricetta la salva a MasterChef

«La polenta mi ha salvata! Ok non era la “mia” di granoturco, ma è servita! Solo rivedendo quei momenti mi sento distrutta». Sono queste le parole che Maria Acquaroli usa nel post della sua pagina Facebook.

La bergamasca ha nuovamente superato la prova e si tiene stretto il grembiule di MasterChef. L’ottavo episodio di MasterChef Italia ha visto gli aspiranti chef alle prese con una prova in esterna nell’antico borgo di Sant’Agata dei Goti, sul set del nuovo film di Alessandro Siani. Le due brigate si sono sfidate nella preparazione di 160 cestini per l’intera troupe durante la pausa pranzo, ma alla fine una sola di loro ha trionfato. La brigata perdente si è dovuta cimentare nell’insidioso Pressure Test sul nero di seppia.

Maria si dimostra sempre sul pezzo e viene pure definita Maria come «scattante come un levriero ma forte come un San Bernardo». La serata si fa molto intensa, soprattutto quando il secondo round prevede la preparazione di un piatto utilizzando il nero di seppia, con la possibilità di cucinare le stesse seppie usate in precedenza. Ma un’insidiosa novità è dietro l’angolo: non si potrà usare né riso, né pasta secca. Due minuti e mezzo per fare la spesa e 20 minuti per preparare il piatto.

E qui Maria sfodera la sua polenta. Chef Cracco le dice che il suo piatto è «solido, perché la polenta è dura come un mattone». Gli assaggi sono finiti, è tempo di decidere l’eliminato. Ma non sarà lei, che passa il turno ed è di nuovo salva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA