Da Londra all’Accademia Carrara
Ecco la Madonna con bambino di Crivelli

A Bergamo un nuovo incontro tra capolavori grazie alla collaborazione con Victoria and Albert Museum di Londra che ha reso possibile lo straordinario prestito di Madonna con Bambino di Carlo Crivelli (1435 -1495).

L’opera di Crivelli, parte della collezione inglese dal 1882, è presentata per la prima volta al pubblico insieme alla Madonna col Bambino dello stesso autore conservata in Accademia Carrara: un confronto tra due tavole simili per datazione (1480 circa), iconografia, tecnica, entrambe destinate alla devozione privata, entrambe firmate «OPUS CAROLI CRIVELLI VENETI», il tutto reso in un allestimento studiato ad hoc e arricchito da visite guidate a tema, laboratori, due percorsi guidati, materiale didattico e di approfondimento scaricabili dal sito e una conferenza aperta al pubblico. Si consolidano, con questa nuova collaborazione con V&A Museum, gli ottimi rapporti tra Accademia Carrara e importanti istituzioni, a conferma del ruolo di eccellenza del museo bergamasco sia a livello italiano sia internazionale. L’arrivo di Crivelli giunge infatti a brevissima distanza da un altro straordinario prestito, Il Sarto di Giovan Battista Moroni della National Gallery sempre di Londra. Nell’opera del Victoria and Albert Museum, il tema della Madonna con Bambino è sviluppato con particolare ricchezza e si presta a molteplici letture: dal rimando alla redenzione, rappresentato da un albero spoglio nel paesaggio sullo sfondo, al riferimento alla passione di Cristo simboleggiata dal garofano rosso sul parapetto, fino alle immagini della viola (la Vergine) e la mosca (personificazione della caducità e del male). L’accostamento con l’opera della Carrara, proveniente dalla collezione di Guglielmo Lochis, evidenzia uno stile che si caratterizza per la miscela tra astratta eleganza di forme e contorni e verità nel riprodurre spazi e materiali.

«OPUS CAROLI CRIVELLI VENETI»La firma inconfondibile del pittore veneziano Carlo Crivelli presente sui due dipinti...

Pubblicato da Accademia Carrara su Martedì 15 marzo 2016

La collaborazione tra istituzioni museali ha molte forme e i prestiti o gli scambi giudiziosi possono essere straordinariamente fecondi, aumentando le occasioni di conoscenza. Vediamo questo caso. Crivelli è un pittore di grande fascino. Cattura e stupisce la sua capacità di mescolare eleganze quasi astratte e riproduzione precisa della realtà. Intriga con le presenze immobili di fiori e frutti che ci fanno avvertire la possibilità di significati nascosti. La Carrara ne possiede un capolavoro. Ora, grazie al prestito del Victoria and Albert Museum, non è più isolato e vedere i due dipinti uno accanto all’altro non solo ne moltiplica la magia, ma permette di istituire confronti, di ’giocare alle differenze’ per capire più a fondo il cammino di un artista molto particolare, di apprezzarne l’abilità nel rinnovarsi. In un caso come questo anche il prestito di una sola opera, di qualità molto alta, pertinente, offre al fruitore attento un autentico percorso.

«OPUS CAROLI CRIVELLI VENETI»La firma inconfondibile del pittore veneziano Carlo Crivelli presente sui due dipinti...

Pubblicato da Accademia Carrara su Martedì 15 marzo 2016

Emanuela Daffra, direttore Accademia Carrara Siamo molto lieti di aver contribuito a render possibile un diretto confronto tra la Madonna Lochis dell’Accademia Carrara e la versione conservata al Victoria and Albert Museum. Le due opere, che riprendono la stessa struttura compositiva, si arricchiscono da notevoli variazioni di attributi, il che permette al visitatore di riscoprire l’arte di Crivelli in tutta la sua ricchezza creativa. Ci auguriamo che questo tipo di collaborazioni tra musei possano essere più frequenti in futuro. Ana Debenedetti, curatore Victoria & Albert Museum Carlo Crivelli, nato a Venezia e formatosi a Padova, ha trascorso la maggior parte della sua vita nelle Marche, dove ha realizzato le sue opere più celebri. Pittore stupefacente, coetaneo di Bellini e Mantegna, maestro di polittici resi grandiosi da prospettive perfette, decori dorati, rimandi all’antico e contemporaneamente attento osservatore della realtà, tenerissimo nella resa della dimensione intima. La Pinacoteca di Brera gli ha dedicato una grande mostra nel 2009-2010 a cura di Emanuela Daffra.

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