Donizetti, parte la prosa. In scena Silvio Orlando

Parte la stagione di prosa al teatro Donizetti. Il sipario si aprirà venerdì 8 dicembre alle 20.30 con «Questi fantasmi!» di Eduardo De Filippo messo in scena da Nuovo Teatro (in coproduzione con Gli Ipocriti) che vede nei panni del protagonista uno degli attori più amati del momento, Silvio Orlando. La regia porta la firma di Armando Pugliese, le scene e i costumi sono di Bruno Buonincontri, le musiche di Pasquale Scialò, le luci di Cesare Accetta. I biglietti sono già in vendita.
Costo dei biglietti: da 28 euro (platea primo settore e palchi prima e seconda fila) a 12 euro (numerato seconda galleria).
Il teatro Donizetti ricorda inoltre, che è stata attivata la prevendita (anche on line sul sito www.teatrodonizetti.it) di tutti gli spettacoli in cartellone. Finora infatti era possibile acquistare i biglietti soltanto il giorno stesso dello spettacolo per tutte le sue repliche. Dal 5 dicembre, invece, il pubblico - con una maggiorazione del 10% sul costo del biglietto - può acquistare in anticipo (anche di mesi) i biglietti degli spettacoli in cartellone.
«Questi fantasmi!»
di Eduardo De Filippo
Le anime e i loro interpreti:
Pasquale Lojacono, anima in pena Silvio Orlando
Maria, sua moglie, anima perduta Maria Laura Rondanini
Alfredo Marigliano, anima irrequieta Francesco Procopio
Armida, sua moglie, anima triste Daniela Marazita
Silvia,sua figlia, anima innocente Mary Scotto
Arturo, suo figlio, anima innocente Mariano Giamè
Raffaele, portiere, anima nera Tonino Taiuti
Carmela, sua sorella, anima dannata Mimma Lovoi
Gastone Califano, anima libera Lello Radice
Saverio Califano, , anima inutile Carlo Di Maio
Maddalena, sua moglie, anima inutile Vincenza Cirillo
I° facchino, anima condannata Carlo Di Maio
2° facchino, anima condannata Sandro Amatucci
Il Professor Santanna anima utile(ma non compare mai)
La trama:
Pasquale Lojacono (interpretato da Silvio Orlando nel ruolo che fu di Eduardo De Filippo) è un poveraccio che si fa convincere ad andare ad abitare gratuitamente, con la moglie Maria, in una casa di diciotto camere, solo per sfatare le voci secondo le quali ci sono dei fantasmi. Il vero obiettivo di Pasquale è, però, quello di realizzare una pensione con cui guadagnare di che vivere. Egli arriva convinto poiché non crede ai fantasmi ma dopo i primi racconti di Raffaele, il portiere dello stabile, comincia a ricredersi.
In realtà, l’unico fantasma è un «fantasma finto»: si tratta di Alfredo, l’amante di Maria (moglie di Pasquale), che, pur di vederla, si nasconde nell’armadio che i facchini stanno portando a casa e, approfittando della temporanea assenza di Pasquale, esce dall’armadio per parlare con Maria. Rientrato all’improvviso, Pasquale vede Alfredo e resta immobile convinto che sia un fantasma e non dice nulla per non spaventare la moglie. Tuttavia il «fantasma» si rivela una presenza benefica per la famiglia Lojacono perché assicura loro un discreto tenore di vita.
Ma un giorno la moglie e i figli dell’amante si presentano a casa di Pasquale che, atterrito, li scambia per fantasmi; Alfredo torna dalla sua famiglia e Pasquale, non trovando più i soldi, non può far fronte ai suoi creditori e si augura che il fantasma torni quanto prima aspettandolo di nascosto sul terrazzino di casa.
Alfredo torna per convincere Maria a scappare con lui ma Pasquale, sempre nella convinzione che si tratti del fantasma che lui stava aspettando, si decide a parlargli e con un accorato discorso lo convince ad abbandonare il suo piano e, l’uomo, commosso gli lascia pure i soldi che sarebbero serviti per la fuga dicendo: «Grazie. Hai sciolto la mia condanna. Io fui condannato a vagare in questa casa fino a che un uomo non mi avesse parlato come mi stai parlando tu. Sul tavolo, guarda sul tavolo!”»(e gli lascia i soldi sul tavolo).

(05/12/2006)

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