Eric Sardinas a Spinone al lago

Eric Sardinas, eccellente chitarrista rock-blues, sarà in concerto giovedì 9 agosto al Parco Marinai d’Italia di Spinone al Lago per la rassegna «Notte sotto le stelle» (inizio ore 22; ingresso libero). Sardinas alimenta un’immagine quanto meno eccentrica: tatuaggi esibiti, cappellaccio da cowboy, pantaloni attillati e chitarre incendiate sul palco. Gli ingredienti da rocker selvaggio ci sono tutti e anche la musica suona in sintonia. Anzi, il suo rock & blues fiammeggiante sopravanza perfino quel look tanto aggressivo. Sardinas suona una musica prorompente: un rock venato di blues che viaggia veloce e si guarda indietro soltanto per rispolverare la lezione di Steve Ray Vaughan e Johnny Winter, o di Steve Vai, il chitarrista da cui ha preso più influenze moderne.

Eric Sardinas suona esclusivamente una chitarra Dobro elettrificata, la suona più spesso in stile slide. Nel tempo ha definito un sound fulminante, combinando una tecnica strumentale molto personale alla lezione dei vecchi maestri, Elmore James, Bukka White, sino a risalire al padre di tutti i bluesman Robert Johnson. Anche per questo riesce a coniugare la tradizione del Delta con il potente e moderno impatto sonoro del suo trio.

Sardinas nasce nel Sud degli Stati Uniti. Dal Novanta vive in California. All’inizio della carriera si esibisce in acustico agli angoli delle strade. Ed è proprio on the road che incontra il bassista Paul Loranger, a cui due anni più tardi si unisce il batterista Scott Palacios sostituito in seguito da Mike Dupke. Insieme i tre iniziano una grande avventura che vale 300 concerti l’anno almeno per un decennio.

Nel 1999 esce «Treat Me Right», l’atteso esordio discografico. L’album combina sette brani originali e sette cover, compreso una tuonante versione di «Rollin’ And Tumblin» e un omaggio a Muddy Waters con «I Can’t Be Satisfied». L’album ha un impianto piuttosto tradizionale che la dice lunga sugli intenti del chitarrista. Due anni dopo, nel 2001, l’acclamato album «Devil’s Train» conferma la grandezza di Sardinas, ormai indicato dai commentatori come il più infuocato «slider» (chitarrista slide) degli States e soprattutto il musicista che più di altri riesce a dare un tocco di modernità alle vecchie storie in blues che si raccontano sul Delta del Mississippi. L’album «Black Pearls» del 2003, pubblicato dall’etichetta di Steve Vai Favored Nations, non fa altro che confermare stile e maturità di un chitarrista grintoso che ha saputo rivitalizzare a modo suo la solida tradizione del rock-blues.(07/08/2007)

© RIPRODUZIONE RISERVATA