Ex Diurno, una magia da riscoprire
In anteprima con Contemporary Locus

Da venerdì e per due mesi torna alla città uno degli spazi più discussi e misteriosi.

Contemporary Locus 12, con gli artisti Kader Attia e Alvin Curran, si svolge all’interno dell’ex Albergo Diurno, spazio sottostante Piazza Dante, nel centro di Bergamo per l’occasione riaperto al pubblico. La struttura circolare sotterranea di 1200 metri quadri, a cui si accede attraverso un’amplia scalinata, fu inizialmente pensata come rifugio antiaereo e poi convertita in Albergo Diurno dal 1949 al 1978 con funzioni igienico-sanitarie, commerciali e ricreative.

Vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Architettonici, l’ex Albergo Diurno è uno dei luoghi più suggestivi della storia sociale della città, presente nella memoria di intere generazioni, ma nascosto da oltre 40 anni agli occhi della comunità.

Appuntamento dal 20 maggio al 23 luglio in piazza Vittorio Veneto il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 e gli altri giorni su appuntamento, con visite guidate e ingresso gratuito. Inaugurazione il 19 maggio: dalle 18 alle 19 «Waiting for... Diurno Drink-Taste»; dalle 19 alle 21, concerto per vasca da bagno ed orchestra, live performance di Alvir Curran e dalle 19 alle 23 Cocktail party, Tiziana Fausti.

Kader Attia – (1970, Francia) vive e lavora tra Berlino, Parigi e Algeri – è un artista riconosciuto internazionalmente per l’attualità e l’urgenza dei temi affrontati e proposti con opere di grande impatto (sculture, installazioni ambientali e video) nelle principali manifestazioni internazionali quali Documenta, la Biennale di Venezia – dove è presente anche nel 2017, tra gli artisti invitati dalla curatrice Christine Macel – e con esposizioni personali nei più importanti musei.

Fondamentale nella sua ricerca e nella sua poetica è il concetto di repair (riparazione), non solo fisica ma anche morale. Nel lavoro di Kader Attia repair non implica un ideale di perfezione o ri-creazione di una condizione originaria o ideale, ma, al contrario, significa coinvolgere la memoria, la sua forza politica ed evocativa per favorire la sua capacità di «riparare le fratture della storia».

La condizione di totale dismissione dell’ex Albergo Diurno e la sua pianta a panottico sono gli elementi che hanno influenzato il progetto dell’artista per Contemporry Locus 12: una grande scultura che rimanda a La Colonie (spazio di confronto teorico e artistico aperto a Parigi dall’artista), l’installazione slide show «The Repair» e la proiezione del film “Reflecting Memory” con il quale l’artista ha vinto l’ultimo Prix Duchamp. (Il 28 maggio alle ore 21, presso l’Auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo, si svolge una proiezione speciale del film in una nuova edizione italiana).

Alvin Curran – (1938, Providence) vive e lavora a Roma – compositore, musicista e artista statunitense, pioniere della musica elettronica, ha condiviso la sua sperimentazione con alcune personalità d’avanguardia degli anni ’60 come John Cage e Nam June Paik per proseguire lungo tutta la sua carriera con azioni, performance e concerti in ogni parte del mondo.

Conosciuto come irrefrenabile sperimentatore e collezionista di suoni estrapolati dalla quotidianità, fondatore di Musica Elettronica Viva e poi vicino alla ricerca minimalista, Curran si distingue per la sua capacità di comporre frammenti sonori e azioni che si tramutano in trasgressivi ed empatici paesaggi sonori.

Appartengono alla pratica di Curran anche la straordinaria capacità di coinvolgere artisti, musicisti e autori di diversa origine e ricerca, la volontà di trasformare ogni esperienza colta e sperimentale in un’opportunità di condivisione che non distingue fra adepti e profani, così come la capacità di governare azioni partecipative complesse.

La struttura circolare dell’ex Albergo Diurno e la sua iperbolica capacità di intrecciare le onde sonore con risonanze inaspettate sono il soggetto di una performance, “Concerto per vasca da bagno e orchestra”, a più musicisti e strumenti – tra cui anche un biliardo – con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Gaetano Donizetti.

La performance, che si svolge il 19 maggio durante l’opening di Contemporary Locus 12, si trasforma poi in una partitura a più voci che abita l’ex Albergo Diurno per tutta la durata della mostra. Attraverso i suoni registrati, elaborati e ambientati, restituiti nella sequenza serrata delle stanze dell’ex Albergo Diurno, la composizione di Alvin Curran si trasforma in un’architettura sonora che restituisce voce e immaginazione a questo luogo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA