Pierfrancesco Favino si racconta:
«Ecco una delicata storia d’amore»

Risponde dal suo terrazzo di casa, a Roma, e l’appartamento è nel totale silenzio: le bambine le ha già portate a scuola e la sua compagna, l’attrice Anna Ferzetti, si è svegliata all’alba per andare su un set.

Una vita fatta di quotidianità e non solo di riflettori, quella di Pierfrancesco Favino, uno degli attori più amati del cinema italiano. Buone le critiche del suo film «Senza nessuna pietà», pellicola indipendente di cui è anche produttore, mentre lui torna a teatro e continua comunque a parlare di quello che è uno dei film che più ha amato interpretare: «Perché racconta un pezzo di noi che, in un modo o nell’altro, siamo stati e saremo nella vita senza nessuna pietà».

Un film di riscatto, un noir dalle profonde espressioni. «Ma non è un film duro o violento. Racconta però la violenza della vita che ci porta ad accettare delle condizioni che non sempre sono quelle che avremmo voluto per noi. Poi arriva una donna e l’amore cambia le direzioni, ricalcola i percorsi». «Credo che questo film sia una storia d’amore molto delicata, una storia di riscatto e ribellione. Ma anche di liberazione. Dalla cupezza che la vita ci porta a scoprire, e in cui tocca spesso vivere».

Lei interpreta un muratore ma anche un esattore-picchiatore per la famiglia per cui lavora. Come è stato vivere il personaggio di Mimmo? «Sono convinto che sia capitato a tutti di rimanere attoniti rispetto a delle situazioni della vita che ci hanno portato a essere quello che si è, anche se in fin dei conti non si sa come ci si è finiti a essere quella persona. A Mimmo, improvvisamente, arriva addosso una ragazza, che scombina le carte». E scopre che c’è un riscatto, c’è un’altra strada.

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