I contemporanei di Palma il Vecchio
Incontri sulla Bergamo rinascimentale

La Fondazione Credito Bergamasco, in collaborazione con l’Associazione Guide Giacomo Carrara, propone un ciclo di sei conferenze dedicate a noti artisti contemporanei di Palma il Vecchio.

In concomitanza e a corredo della mostra internazionale antologica dedicata a Palma il Vecchio – nell’ambito delle molteplici iniziative culturali territoriali promosse per Palma Off – la Fondazione Credito Bergamasco presenta e ospita in Sala Traini (Bergamo, via San Francesco d’Assisi, 8) il progetto curato dall’Associazione Guide Giacomo Carrara dal titolo “Palma il Vecchio: i contemporanei nella Bergamo rinascimentale“.

Gli incontri settimanali, in programma dalle 18 alle 19.30 nelle giornate del 7 aprile - 15 aprile - 22 aprile - 6 maggio - 13 maggio - 20 maggio, a partecipazione libera e gratuita fino ad esaurimento posti, avranno uno sviluppo consequenziale e saranno intrecciati nei temi, individuando i rapporti tra i colleghi pittori, le differenze d’intenti e gli sviluppi coevi in rapporto ai molteplici influssi percepiti e diffusi nell’ampia area rinascimentale lombardo-veneta.

Sei storici dell’arte comporranno un articolato e interessante percorso cronologico di approfondimento stilistico declinato sulla pittura rinascimentale del nostro territorio. Negli incontri si evidenzieranno gli esordi ancora tardo-gotici e fiamminghi di origine bresciana e milanese, passando agli influssi ferraresi e padovani, per arrivare a quelli veneziani assimilati tramite la pittura “di rimessa” e i viaggi degli artisti; e infine si riscoprirà una Bergamo antica capace di svilupparsi in modo differente – per gusti e modelli importati dalla Serenissima – da essere eletta “l’altra Venezia”.

L’ambito culturale della fine Quattrocento e l’inizio Cinquecento sarà illustrato attraverso la descrizione dei principali capolavori dei seguenti artisti:

7 aprile - Vincenzo Foppa è maestro bresciano dal poliedrico stile di eredità tardo-gotica, sfumato negli influssi fiamminghi, poi padovani e mantegneschi;

15 aprile - Bernardino Butinone è trevigliese che studia la “scuola ferrarese” e Mantegna, collaborando poi con Bernardino Zenale presto orientato verso la corrente bramantesca e leonardesca a Milano; Ambrogio da Fossano detto Bergognone è raffinato protagonista a Milano, Pavia e Bergamo proponendo un’arte inizialmente foppesca e poi leonardesca.

22 aprile - Antonio Boselli e Jacopino de Scipioni rappresentano la mediazione stilistica tra Milano e Venezia compiuta in Bergamo dai due versatili e stimati artisti locali.

6 maggio - I Santacroce, con la loro fiorente bottega veneziana in stile belliniano, sono l’esempio delle ricche relazioni imprenditoriali intessute dalla Laguna con la provincia bergamasca.

13 maggio - Andrea Previtali è artista che dalle prime inclinazioni stilistiche su Carpaccio e Bellini, si fa poi sedurre da alcune peculiarità lottesche. Giovanni Busi detto Cariani si distingue per essere consapevole ambasciatore in Bergamo dell’ascendente tonale giorgionesco e palmesco.

20 maggio - Lorenzo Lotto, veneziano, con il suo genio inquieto ed insolito suggerisce in città personali e polisemiche interpretazioni delle più tradizionali allegorie.

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