«Il giornalismo d’inchiesta?
In Italia c’è, ma non ha ricadute»

Sabato Milena Gabanelli (fresca di dimissioni dalla Rai) ospite a «Molte fedi sotto lo stesso cielo».

«Che faccio adesso? Mi cerco lavoro. Mi è stata offerta una scatola vuota, anche se ben retribuita. E le mie controproposte non sono state accettate». Così Milena Gabanelli spiega il sui addio alla Rai. La storica autrice e conduttrice di Report, sarà protagonista, sabato 4 novembre alle 10, all’Auditorium Lab80 in Piazza della Libertà, di un «Omaggio a Giorgio Fornoni», reporter di Ardesio.

«C’è dell’ottimo giornalismo di denuncia in Italia, sia in Tv, che sulla carta stampata, che on line. La differenza fra noi e gli anglosassoni è che le loro denunce hanno ricadute immediate, da noi molto meno, perché il popolo italiano è “diverso” da quello americano, inglese, o anche francese e tedesco. Da loro un evasore, per esempio, quando viene beccato, è espulso dalla società, e indicato come ladro e reietto. Gli italiani invece sotto sotto lo ammirano, e lo tengono dentro al sistema» spiega la Gabanelli. Che parla anche di sé: «Io non credo di fare, o aver fatto, nulla di speciale, ma solo quello per cui sono pagata. Mi dispiace per aver usato qualche volta un aggettivo di troppo. In sostanza in questi 20 anni ho imparato che la parola “verità” andrebbe pronunciata con maggiore circospezione, poiché perfino dai tribunali escono verità giuridiche e raramente verità storiche».

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