«Io, Medea», la figlia prediletta di Bartolomeo Colleoni si racconta

L’evento. Per la prima volta a 550 anni dalla morte, la figlia del condottiero «prende forma» grazie a documenti e oggetti portati alla luce di recente, in una mostra diffusa che aprirà i battenti in Città Alta a partire dal 15 marzo.

A 550 anni dalla sua morte, Medea, la figlia prediletta del celebre condottiero Bartolomeo Colleoni, rompe per la prima volta il silenzio, raccontandosi quasi in prima persona, attraverso documenti e oggetti portati alla luce da una recente, ampia ricerca e allo stesso tempo proponendosi come portavoce del multiforme universo femminile di un secolo, il Quattrocento, che ancora faticava a dare spazio alle donne.

Una mostra diffusa nei luoghi colleoneschi di Bergamo Alta:

- Per la prima volta, l’opportunità di ammirare la splendida scultura di Medea che riposa, «scalando» il suo monumento funebre, capolavoro del Rinascimento lombardo realizzato da Giovanni Antonio Amadeo nella Cappella Colleoni, uno dei monumenti simbolo di Bergamo Alta.

- L ’apertura eccezionale al pubblico delle stanze del Palazzo del Luogo Pio Colleoni, fondato dal condottiero nella sua dimora cittadina.

- La possibilità di vedere alla Biblioteca Civica Angelo Mai un vero gioiello storico, artistico e documentario: il manoscritto miniato della «Vita di Bartolomeo Colleoni» di Antonio Cornazzano (1473-1474).

In Città Alta: Cappella Colleoni - Luogo Pio Colleoni - Biblioteca Civica Angelo Mai dal 16 marzo al 4 giugno a ingresso gratuito. L’inaugurazione si terrà il 16 marzo, alle 18 in Piazza Vecchia, portici del Palazzo della Ragione.

Leggi di più sulla copia digitale de L'Eco di Bergamo

© RIPRODUZIONE RISERVATA