Jake Bugg arriva all’Alcatraz
talento giovane e romantico

Eccolo il ragazzo prodigio che suona e canta come i grandi del passato. Jake Bugg, capelli mod e Harrington jacket, appena 19 anni e già una fama mondiale, approda all’Alcatraz di Milano mercoledì 4 dicembre, unica data italiana.

Eccolo il ragazzo prodigio che suona e canta come i grandi del passato. Jake Bugg, capelli mod e Harrington jacket, appena 19 anni e già una fama mondiale, approda all’Alcatraz di Milano mercoledì 4 dicembre, unica data italiana.

C’è attesa - e non solo tra le teenager - per vedere e ascoltare da vicino questo talento venuto dal sobborgo proletario di Clifton, distretto di Nottingham. Un giovane cantautore che non segue mode e tendenze dei coetanei («non mi sentirei a mio agio») ma sembra uscito dal Greenwich Village di New York a braccetto con Bob Dylan.

E diresti che strizza l’occhio a Johnny Cash e a Neil Young, a Paul Simon e a Donovan. Eppure il merito di quest’anima che vola nel tempo è dei Simpson. «Li guardavo in tv - rivela - e apparve Don Mc Lean. La sua canzone mi colpì: voglio scriverne anch’io una così, pensai».

La canzone era la splendida «Vincent» del 1971. Bugg ha preso in mano la prima chitarra a 12 anni. Tutti i rimandi ai mostri sacri gli fanno onore (lui, influenzatissimo dall’America, aggiunge anche Buddy Holly e Richie Valens; noi, avvicinandoci ai giorni nostri, un po’ di brit firmato Oasis e Richard Ashcroft, già leader dei Verve, e un po’ di Arctic Monkeys. E metteteci i vecchi La’s, White Stripes e Jens Lekman), ma confessa di amare tanto Jimi Hendrix e i Black Sabbath.

Non se ne colgono tracce nella sua musica (non è necessario, Jake è attento e curioso come si conviene agli onnivori e ammette di ascoltare di tutto) ma intanto il suo secondo album uscito in Italia in questi giorni, «Shangri La» (prodotto nientemeno che da Rick Rubin), accosta – magari in non perfetta armonia – pezzi a voltaggio rock (a ritroso fino al rockabilly) alle ballate folk che già un anno fa lo proiettarono come un fulmine in testa alle classifiche inglesi nel giro di una settimana.

Ballate romantiche, intense, tra malinconia, solitudine e voglia di rivalsa, espressione di quell’animo sensibile che racconta di avere e che trasmette con la sua voce calda sulle note mai banali di uno spartito che contamina con personalità sorprendente per l’età che ha. Alla faccia di chi ogni tanto sentenzia che le nuove generazioni non sono più all’altezza degli anni gloriosi del mercato discografico. Forse l’età dell’oro è finita ma qualche pepita brilla ancora. E, in tempi di download digitale, riuscire ancora a vendere più di 300 mila copie e portare a casa il disco di platino la dice lunga sul richiamo suscitato da questo ragazzo ispirato. Ce ne fossero...

ORARIO E BIGLIETTI

Il concerto, che Jake Bugg tiene all’Alcatraz di Milano (via Valtellina 25) mercoledì 4 dicembre, inizia alle 21 (apertura delle porte alle 19). Biglietto unico a 20 euro (più diritti di prevendita), reperibile nel circuito Ticketone. Organizza Vivo Concerti. Infoline: 02.30515020, [email protected], www.vivoconcerti.com .

Andrea Benigni

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