La Gamec e Palma il Vecchio
Ecco i bozzetti degli allestimenti

Raccontare un artista sfruttando la straordinaria qualità cromatica dei suoi dipinti, illustrare ai visitatori il contesto storico in cui i capolavori sono nati. Per capire meglio la genesi di capolavori che tutti ci invidiano. Sono questi i criteri utilizzati per definire l’allestimento della grande mostra su Palma il Vecchio.

Sarà l’evento culturale della prossima primavera. L’esposizione - con tutte le iniziative che le ruotano intorno - viene presentata mercoledì a Palazzo Frizzoni dal sindaco Giorgio Gori, dall’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, da Barbara Abbondanza Maccaferri (coordinamento progetto Palma il Vecchio), Angelo Piazzoli, segretario generale della Fondazione Credito Bergamasco e Miro Radici, presidente Sacbo.

La caratteristica principale dell’allestimento (nelle foto alcuni bozzetti) è quella di accogliere le tele in un contesto «signorile»: le pareti delle sale della Galleria d’arte moderna e contemporanea saranno rivestite di un tessuto prezioso, e i pavimenti rivestiti di moduli di legno, un po’ come a ricreare una dimora d’epoca, uno di quei palazzi nobiliari in cui vivevano i committenti di Palma il Vecchio, nei quali il pittore era di casa e che si possono ammirare negli scorci delle sue tele. Le grandi pale d’altare e i polittici avranno strutture create ad hoc, per evocare le collocazioni e gli ambiti originari.

La mostra sarà inaugurata il 12 marzo e proseguirà fino al 21 giugno. Sono attesi a Bergamo i massimi capolavori di Jacopo Negretti, 35 in tutto, provenienti dai maggiori musei del mondo.

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