L’agricoltura di scopre cultura
Di scena il Food Film Festival

È partita da lontano, quest’anno, la seconda edizione di Food Film Festival, il Festival cinematografico dedicato (fino a domenica) ai temi del cibo e del gusto.

È organizzato dall’Associazione Montagna Italia e dalla Camera di Commercio di Bergamo nelle sedi di piazza Dante al Quadriportico del Sentierone (per le proiezioni dei 22 film in concorso provenienti da 30 Paesi), al monastero di Astino (per le proiezioni, alle 21, dei film fuori concorso) e nel cortile della Camera di Commercio (per le proiezioni della rassegna «CineMenù» dove vengono presentati, a cura del Mic, il Museo del cinema di Milano, anche storici spot pubblicitari legati al tema del cibo).

La rassegna è partita da lontano perché, in collaborazione con il Cesvi, il Festival ha presentato il film «Sguardo dell’altro. Viaggio in Myanmar», resoconto di un viaggio compiuto nel paese asiatico nel 2012 dall’attore bergamasco Alessio Boni, per l’occasione testimone e testimonial del Cesvi. Il lavoro è stato presentato dal presidente di Cesvi, Giangi Milesi e da Valentina Prati, coordinatrice del progetto Food Right Now, che ha presentato i tre cortometraggi girati da giovani registi.

La nuova edizione del Food Film Festval è stata presentata ufficialmente alla Domus Bergamo, da Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo, Emanuele Prati, segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo, Claudia Sartirani, produttore esecutivo dell’Associazione Montagna Italia, Enrico Radicchi, presidente di Slow Food Bergamo, Alberto Brivio, presidente di Coldiretti, e Luca Cavadini, direttore artistico.

C’è una «filosofia», o almeno un filo rosso che informa il programma? Alberto Brivio di Coldiretti ha spiegato che l’agricoltura si fa cultura perché «affonda la storia nelle nostre radici, ma è proiettata nel futuro, soprattutto per la progettazione di un futuro sostenibile. Coldiretti - ha spiegato Brivio - sposa in toto questo rapporto di qualità tra prodotti e cultura che va all’essenza del cibo, che deve proprio tornare alla sua essenzialità: il cibo deve entrare nella nostra mente e nel nostro cuore perché la scelta del cibo è una scelta politica».

Giovedì 17 settembre il programma del Festival prosegue in piazza Dante dalle 16,30 alle 18 con il laboratorio didattico per bambini «Farine e semi»; alle 18 al Quadriportico proiezione del documentario in concorso «Mais e amaranto» di Elena Catalfamo, che sarà presente insieme al presidente del Celim Bergamo Andrea Milesi; alle 18 sempre al Quadriportico si terrà anche il convegno «Custodi della biodiversità» a cura del Centro di ricerca per la maiscoltura, che sarà protagonista anche del laboratorio didattico «I mais antichi» (ore 18,30). Proiezioni dei film in concorso (20,45) e degustazioni nella Domus Bergamo. 

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