«Iliade, così io piango te»
in scena al «San Giorgio»

Debutterà lunedì 16 novembre al Teatro San Giorgio di via San Giorgio 1/f (ore 21) lo spettacolo "Iliade, così io piango te", drammaturgia di Silvia Barbieri e Oreste Castagna, regia Oreste Castagna, con Silvia Barbieri, Max Brembilla, Stefano Mecca e Walter Tiraboschi.

Debutterà lunedì 16 novembre al Teatro San Giorgio di via San Giorgio 1/f (ore 21) lo spettacolo "Iliade, così io piango te", drammaturgia di Silvia Barbieri e Oreste Castagna, regia Oreste Castagna, con Silvia Barbieri, Max Brembilla, Stefano Mecca e Walter Tiraboschi (composizione e musica dal vivo Enrico Ghedi - Timoria -, consulenza letteraria per il testo in greco prof.ssa Bianca Maria Mariano, consulenza drammaturgica Alberto Patrucco con il contributo di NEXT 2008, Regione Lombardia, Laboratorio delle idee).

Ma qual è il senso nel riproporre l’Iliade oggi, oltre a quello di tenere vivo un testo classico, spesso relegato tra i banchi dei licei? Perchè i giovani dovrebbero appassionarsi ad un poema di guerra, e ancor più, perché il teatro lo ripropone nella sua crudezza e nella sua epicità? Quale il senso di cantare l’ira di Achille e allo stesso tempo cercare di risvegliare le coscienze dal torpore e dall’indifferenza di fronte alle 25 guerre combattute ogni giorno nel mondo? Quanto la cultura dello scontro e della bellezza della guerra è ancora necessaria oggi e quanto la ricerca di una nuova bellezza, quella dell’incontro, può delinearsi come unico modo di sopravvivenza? Come delineare una nuova epicità nelle azioni di pace? Quattro attori e un musicista danno vita attraverso il racconto e le azioni ad alcuni canti del poema, tematizzandoli, interrogandosi sul senso del raccontare la guerra, il dolore dell’uomo.

Accompagnati da una colonna sonora creata apposta e suonata dal vivo, che sottolinea, dialoga, si fa canto, attraverso il linguaggio classico (sottolineandone la forza epica e poetica) e quello più comune (spesso con tocchi di ironia e cinismo) scavano all’interno del poema, scoprendone tutto il dolore e la compassione, che oggi come allora, svela la fragilità dell’uomo di fronte alla morte e alla sua continua sete di potere e di sopraffazione.

Enrico Ghedi, musicista: "Il testo L’Iliade è un poema di guerra, di gesta eroiche, di tratti maschili e violenti, di fascinazione per le armi. Eppure vi è una forza nascosta, insita nelle pieghe del racconto. E’ il sentimento del dolore, dell’umano patire e soffrire che accomuna continuamente assediati e assediatori, vinti e vincitori. Si tratta di una forza più femminile, più intima. La compassione per il dolore immenso della perdita rappresentata da ogni tipo di relazione umana. Lutto e dolore sono le ombre inseparabili di ogni splendore di armi; silenzio e singhiozzo il contrappunto al clangore delle armi".

Biglietto unico: 8 euro, gratuito per insegnanti ed operatori nel settore. Durata 75' 

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